Impianti a fune, i sindacati: “Immediate misure di sostegno al reddito per lavoratori”

Per salvaguardare i 330 dipendenti a tempo indeterminato e per i 670 a tempo determinato. Secondo Filt Cgil Valle d'Aosta, Fit Cisl e Savt "in questa situazione di incertezza sulla riapertura degli impianti, è urgente e doveroso che il Governo si esprima mantenendo la previsione del riavvio al 18 gennaio".
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Economia

“Immediate misure di sostegno al reddito” da parte del Governo nazionale e regionale per salvaguardare i 330 dipendenti a tempo indeterminato e per i 670 a tempo determinato degli impianti a fune. A chiederle sono in una nota Filt Cgil Valle d’Aosta, Fit Cisl e Savt.

“Gli impianti a fune sono senza dubbio, per la Valle d’Aosta, uno dei settori più importanti e colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia. I lavoratori fissi sono stati messi in cassa integrazione, gli stagionali non sono ancora stati assunti” ricordano i sindacati sottolineando come “Il Covid ha accentuato gravemente una situazione di precarietà, che già esisteva: lavoratori che da anni chiedono di essere assunti a tempo indeterminato e che si ritrovano abbandonati da una politica sorda e incapace di risolvere vuoti normativi creati da leggi a dir poco assurde, come la legge Madia sulle società partecipate”.

Secondo Filt Cgil Valle d’Aosta, Fit Cisl e Savt “in questa situazione di incertezza sulla riapertura degli impianti, è urgente e doveroso che il Governo si esprima mantenendo la previsione del riavvio al 18 gennaio per salvare, anche solo parzialmente, una stagione invernale già compromessa”.

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