Sciopero dei Vigili del Fuoco a Sant’Orso, la Chambre lancia un appello

Il possibile sciopero dei Vigili del fuoco previsto per il secondo giorno della Fiera di Sant'Orso continua a preoccupare. La Chambre e le Associazioni di categoria spiegano: "Questa protesta rischierebbe di penalizzare cittadini, imprenditori e professionisti che potrebbero trarre una importantissima boccata di ossigeno".
Fiera Sant'Orso 2022
Economia

Se da un lato tutto è pronto, domani, 30 gennaio, per il taglio del nastro della 1023ª Fiera di Sant’Orso, il possibile sciopero dei Vigili del fuoco previsto per il secondo giorno della “Millenaria” – mentre quello del Corpo forestale è stato revocato – continua a preoccupare.

A cercare di mediare, arriva oggi una nota dalla Chambre valdôtaine, con cui la Camera di commercio, assieme alle Associazioni di categoria “lanciano un appello affinché, grazie alla collaborazione di tutte le parti in causa, si possa trovare una soluzione al problema e l’iniziativa di protesta non abbia ripercussioni sul comparto imprenditoriale valdostano”.

“Pur consapevoli e vicini ai nostri Vigili del fuoco per la complessa situazione che stanno vivendo da diverso tempo e per la quale auspichiamo si possa presto trovare una soluzione – spiegano i vertici della Chambre e delle Associazioni  – siamo molto preoccupati per le possibili conseguenze che lo stato di agitazione potrebbe avere per la Fiera di Sant’Orso, uno degli appuntamenti più importanti per il comparto imprenditoriale ed economico valdostano, sia in termini di ricadute economiche negative per le imprese, sia di immagine per tutta la Valle d’Aosta”.

Ma non solo: “Arriviamo da due anni che, prima con la pandemia e poi con le conseguenze del conflitto russo-ucraino, hanno messo a dura prova l’economia valdostana – si legge ancora nella nota – e quella del 2023 rappresenta l’edizione della rinascita della Fiera. I Vigili del Fuoco ricoprono da sempre un ruolo di fondamentale importanza per il presidio del territorio e di supporto alla popolazione e alle imprese. Questa protesta rischierebbe di penalizzare in massima parte proprio quei cittadini, imprenditori e professionisti che dalla Fiera di Sant’Orso potrebbero trarre una importantissima boccata di ossigeno per affrontare le sempre maggiori difficoltà derivanti dall’inflazione e dall’aumento generalizzato dei costi di energia e materie prime”.

“Per questa ragione – concludono Chambre e Associazioni di categoria – pur esprimendo tutta la nostra condivisione nei confronti delle problematiche evidenziate e chiedendo al Governo nazionale e regionale il massimo impegno per poter trovare una soluzione alle stesse, ci appelliamo al riconosciuto senso civico e di responsabilità dei nostri Vigili del fuoco perché la loro protesta non generi ripercussioni su quelle attività economiche ed imprenditoriali che rischierebbero di esserne le vittime innocenti”.

2 risposte

  1. E’ bene che, la categoria dei cosiddetti “imprenditori italiani”, comprenda definitivamente che, lo sciopero è un sacrosanto diritto di tutti i lavoratori.

    Evidentemente qualcuno dimentica il fatto elementare che, lo sciopero, viene utilizzato da quei comparti di lavoratori i quali, non ottengono risposte concrete e serie, alle rispettive ripetute richieste di miglioramento: sia a livello economico che professionale.

    Pertanto le istituzioni locali, hanno il dovere immediato di prendere in considerazione ed in modo serio-definitivo, le giuste istanze dei Vigili del fuoco valdostani. I quali sono da oramai parecchi anni che, non ricevono risposte serie-concrete-definitive, e da parte delle istituzioni locali (questa è la vera vergogna, altroché il sacrosanto diritto di sciopero).

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