L’anima “verde” del Consiglio comunale bussa, la maggioranza risponde. Arriva infatti da Rete civica – con la firma che di Carola Carpinello (Altra VdA), e presentata da Loris Sartore, la richiesta al governo di aderire al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia – che riunisce ad oggi circa 8mila enti locali e regionali in 57 Paesi di tutto il mondo – per avviare azioni concrete per contrastare l’“emergenza clima”.
Sartore spiega: “Sul clima siamo arrivati ad un ‘punto di non ritorno’, è urgentissimo intervenire. Sono convinto che i cambiamenti che ognuno di noi può mettere in campo sono importanti, ma possono incidere in percentuale molto ridotta sul cambiamento. Per ottenere risultati servono misure sistemiche. Chiediamo di riconoscere che ci sia una ‘emergenza climatica’ e di aderire a questo Patto che presuppone iniziative concrete come un Piano di azioni per i prossimi anni, che valuti anche lo stato degli edifici pubblici e le azioni per ridurne le emissioni”.
Dopo il “via libera” di Delio Donzel, Assessore comunale all’Ambiente, l’appoggio arriva anche dal Sindaco di Aosta Fulvio Centoz: “L’adesione al ‘Patto’ non è solo formale – spiega – ma avverrà con una delibera e l’elaborazione di un Piano di azione per l’energia ed il clima, e l’aggiornamento di questo piano ogni due anni per monitorare le misure effettivamente adottate. Siamo ben favorevoli di approvare questo Ordine del giorno, ci attrezzeremo per arrivare con la delibera in Consiglio comunale e cominciare a mettere in piedi delle azioni, individuando le risorse, per costituire il Piano d’azione e iniziare a disegnare il percorso verso il Patto dei Sindaci. È un’iniziativa ampiamente condivisibile”.
L’ambiente, Greta e la politica
Chiuso in fretta il discorso, con un raro esempio di “armonia” tra la maggioranza ed un provvedimento portato dai banchi dell’opposizione, entra “a gamba tesa”, la politica.
Il “sasso nello stagno” lo lancia Étienne Andrione, Lega: “Gli scienziati stessi non sono unanimi – spiega –, chi è contrario è tacciato di ‘negazionismo’ e oggi non c’è un consenso. Non dico che non ci sia il riscaldamento globale, né discuto le cause ma ci sono delle incoerenze come l’invito a installare pannelli solari ovunque sia possibile, che hanno però un costo energetico di produzione e smaltimento negativo per l’ambiente”.
Favorevole all’iniziativa Lorenzo Aiello (CasaPound), che mette i puntini sulle “i” sulla figura di Greta Thunberg, utilizzata in premesse da Sartore: “La considero una ‘protesta cosmetica’, visto che stringe la mani a Juncker che tratta con paesi che buttano i rifiuti nei fiumi”.
A scollarsi dalla direzione più politica sono dapprima il Sindaco che spiega come “L’obiettivo è quello di sensibilizzare perché l’utilizzo eccessivo delle risorse sia limitato, al di là delle dinamiche politiche”, e soprattutto Luca Lotto (M5s): “Esistono temi che non sono né di destra né di sinistra ma sono trasversali, sono temi degli uomini e di tutte le forze politiche”.
A Lotto fa eco la collega/capogruppo pentastellata Patrizia Pradelli, annunciando il voto favorevole del MoVimento: “È necessario dare un futuro pulito ai ragazzi e dare un’educazione in questo senso”.
O, per dirla con Carpinello: “Alla Terra poco importa se l’ambientalista sia di destra o di sinistra, o se Greta Thunberg sia un fenomeno mediatico o meno. Oggi sta diventando solo una scelta su come estinguerci, se per le plastiche al mercurio o per i cambiamenti climatici, in un posto che diventerà invivibile. Il problema c’è, il tempo no”.
Ordine del giorno che passa all’unanimità dei presenti in aula, con 26 voti favorevoli su 26 presenti.