Giorno del Ricordo, CasaPound risponde ad Adu: “Isteriche farneticazioni”

Dopo la posa del cippo dedicato ai Martiri delle foibe, ad Aosta, il consigliere comunale Lorenzo Aiello risponde alle critiche di Daria Pulz: "La sua non è nemmeno una posizione provocatoria, ma solo vergognosa”.
Consiglio comunale Lorenzo Aiello
Politica

Dopo la posa del cippo commemorativo dei Martiri delle foibe – durante il Giorno del Ricordo dello scorso 10 febbraio, ad Aosta – non si placa la polemica.

A protestare per l’iniziativa era stato Adu VdA, che in una dura nota firmata dalla consigliera regionale Daria Pulz criticava l’Amministrazione del Capoluogo “noncurante, anzi compiaciuta del fatto che l’iniziativa sia del consigliere comunale di Casapound”, condannava “la totale e cinica ipocrisia di queste e altre operazioni falsificatorie” e stigmatizzava “la partecipazione irresponsabile delle Istituzioni a momenti di spregio della memoria storica” per, chiudeva, “bassi fini propagandistici”.

Parole che hanno suscitato l’immediata reazione proprio di CasaPound, che in un comunicato del suo rappresentante in Comune Lorenzo Aiello risponde altrettanto duramente: “Ancora una volta Daria Pulz non ha perso un’occasione per travestirsi da maestrina del pensiero. Comprendo la vicinanza con il carnevale, ma mi permetto di sconsigliarle il vestito da commissario politico sovietico per festeggiare: la sua non è nemmeno una posizione provocatoria, ma solo vergognosa”.

Aiello che aggiunge: “Non contenta di rappresentare lo schieramento politico che per più di 50 anni ha fatto sì che questa vicenda venisse letteralmente e totalmente rimossa dai libri di scuola, oggi ci propina e si impegna a divulgare tesi nella migliore delle ipotesi giustificazioniste, quando non proprio negazioniste”.

“Quello che maggiormente preoccupa – prosegue la nota di CasaPound – è che presto la consigliera Daria Pulz potrebbe tornare a occupare una cattedra, luogo privilegiato per avvelenare le teste di ragazzi, che a scuola dovrebbero andare per imparare e non per farsi deformare dalle storture ideologiche, falsificatrici fino all’oscenità, dei propri insegnanti: vista la situazione, sarebbe quasi auspicabile il suo rientro in consiglio per contenere i danni”.

E conclude: “Il Giorno del Ricordo è istituito per legge dello Stato ed ha lo scopo di rendere giustizia a più di 10.000 vittime e circa 350.000 esuli, ai quali i suoi maestri hanno negato, prima ancora che la dignità, qualsiasi umanità, arrivando a versare sui binari le razioni di latte destinate ai bambini delle famiglie dalmate e istriane. È di questo che stiamo parlando e che ricordano dolorosamente tutti coloro dotati di un’anima, qualsivoglia sia il loro orientamento politico, non di isteriche farneticazioni che, non si trattasse appunto di etnocidio e di un’insegnante di storia, già direttrice di un istituto finanziato con fondi pubblici, susciterebbero un sorriso di compassionevole pietà”.

0 risposte

  1. Da che pulpito parla Casapound…
    Quatio riportano le cronache di qualche tempo fa: “Si sono dati da fare subito per cancellare le svastiche nere, disegni con la tartaruga simbolo di Casa Pound e il nome del movimento di estrema destra comparsi nella notte sui muri del collettivo RiMake di Milano, in zona Affori, nell’ex Bnl di via Astesani 47. “Mussolini sieg Heil”, è una delle scritte fatte sparire dalla sede degli attivisti impegnati in questi giorni a ospitare attività e raccolte di aiuti a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia. “Espressione di residui di pericolose tendenze ancora presenti a Milano come ovunque”, sono state definite dagli attivi del collettivo le scritte. “Evidentemente – hanno aggiunto pubblicando su Facebook le immagini – il lavoro con i migranti, le campagne antirazziste che nel quotidiano costruiamo a Ri-make infastidiscono qualcuno che invece erige quotidianamente muri di odio ed ignoranza”. Come al solito, si predica bene(e anche questo bene è tutto da verificare) e si razzola malissimo!! Vergogna Casapound!

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