È stato approvato all’unanimità, questa mattina, dal Consiglio nazionale dell’Anci ha approvato all’unanimità il documento che il presidente Antonio Decaro, insieme ad una delegazione di Primi cittadini, sottoporrà alla presidenza del Consiglio dei Ministri con le richieste che i sindaci fanno al Governo e al Parlamento per ottenere maggiori tutele e rispetto per il loro lavoro.
“Da anni si susseguono casi e fattispecie che vedono i sindaci, gli amministratori e i dirigenti destinatari di provvedimenti relativi a imputazioni di responsabilità in sede penale, civile, amministrativa ed erariale che si concludono nella stragrande maggioranza con archiviazioni”, spiega il Celva in una nota.
“In questo contesto, emerge la debolezza o l’assenza del nesso di causalità fra la condotta censurata e l’evento, mentre i sindaci risultano sempre responsabili per l’esercizio o il mancato esercizio di un potere, molto al di là dei compiti e delle responsabilità – prosegue il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta –. Sostanzialmente, chiediamo l’affermazione concreta di un principio di eguaglianza e di pari dignità con le altre cariche elettive e di governo”.
Su questi temi l’Anci ha elaborato sei richieste specifiche predisponendo apposite proposte di norme con cui si richiede al Governo e al Parlamento, a tutti i gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione un impegno formale e concreto che porti all’adozione nell’arco dei prossimi tre mesi di un decreto-legge.
In seguito, i Primi cittadini hanno preso parte alla manifestazione #dignitàperisindaci organizzata al termine della riunione del Consiglio nazionale. In rappresentanza dei Comuni della Valle d’Aosta – come annunciato negli scorsi giorni – hanno preso parte i Sindaci Pierre Bonel (Arnad), Ronny Borbey (Charvensod), Wanda Chapellu (Verrayes), Mauro Lucianaz (Arvier), Michel Martinet (Gressan), Massimo Pepellin (Sarre), Loredana Petey (Aymavilles) e Marco Vesan (Chambave).