Iniziata la maratona del Consiglio Valle, il Governo va sotto alle prime votazioni

Il disegno di legge sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio non riesce a trovare una maggioranza. Solo 17 i voti a favore, 14 contrari (Lega, Vda Libra e Rini hanno annunciato il proprio "No") e quattro astenuti. Attacchi e critiche all'Assessore Baccega e all'Usl sulla vicenda Rubbo.
Consiglio regionale
Politica

E’ tutto in salita il percorso del disegno di legge di assestamento di bilancio, il terzo pacchetto di misure anticrisi da oltre 160 milioni di euro.  Un primo indizio delle non poche difficoltà che il governo regionale avrà, per far passare il provvedimento, è arrivato già nelle prime battute del Consiglio regionale.

Il disegno di legge sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio non è riuscito, infatti, a trovare una maggioranza. Solo 17 i voti a favore, 14 contrari (Lega, Vda Libra e Rini hanno annunciato il proprio “No”) e quattro astenuti.

Ad anticipare la votazione segreta, chiesta da Uv e AV, una serie di attacchi, arrivati non solo dai banchi della minoranza, all’Assessore regionale alla Sanità e all’Azienda Usl.

A scatenare il fuoco di fila la sentenza di venerdì scorso del Consiglio di Stato su Igor Rubbo. Roberto Cognetta di Vda Libra chiede al Governo se il Dl tiene già conto dei risarcimento riconosciuto al capo del personale. “No” risponde il Presidente Testolin.

“Stupore e perplessità e un po’ di malessere” viene espressa da Claudio Restano di Vda Ensemble “Non si capisce perché abbiamo fatto trascorrere anni e anni prima di dare un governo definitivo alla nostra azienda sanitaria”.

“Perché non avete ottemperato a questa sentenza, tenendo un commissario che operava come direttore generale?” chiede Nicoletta Spelgatti della Lega VdA “Non abbiamo pagato solo a livello economico, ma anche per la disastrosa situazione in cui si trova la sanità valdostana”. Alberto Bertin di Rete Civica parla di “vicenda grave, che va chiarita”.

A puntare il dito verso la dirigenza regionale è Giovanni Barocco. “Certe decisioni vengono prese con il conforto di pareri e atti legali”. Il consigliere del gruppo misto si scaglia poi contro il Commissario dell’Usl Angelo Pescarmona sulla gestione dell’emergenza “ci sono responsabilità politiche ma anche tecniche. Questo è andato a sciare e si è beccato il Covid, forse era confortato da quanto detto da un altro eminente tecnico della sua azienda che invitava pochi giorni prima tutti a venire a sciare qui in Valle d’Aosta”. Invoca poi le dimissioni del Commissario, il consigliere Barocco rievocando la vicenda del ticket sanitario chiesto ai genitori della bambina di 2 anni morta nel febbraio scorso.

Sposta la mitragliatrice di critiche sull’Assessore Baccega, il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin. “L’Assessore alla sanità in questa regione esiste per rispondere in aula a queste questioni o per fare dirette Facebook annunciando decisioni che in realtà vanno ancora prese  in Consiglio? L’Assessore ci racconti perché il Commissario sia stato premiato dando in mano a lui tutta la gestione della crisi, supportato da ottimi precedenti”. Il cahier doléances si allunga con la vicenda della famiglia di un bambino disabile, di cui l’Usl ha messo in dubbio le capacità genitoriali. “L’Assessore e l’Usl si scusino” dice Daria Pulz di Aud Vda.

Agli attacchi risponde Baccega sottolineando di “non essersi mai sottratto al confronto”. E su Igor Rubbo spiega: “Il ricorso al Consiglio di Stato ha stabilito solo la carenza di interesse del ricorrente originario. Nel frattempo è stato poi istituito un elenco nazionale dal quale bisogna scegliere i direttori generali e Rubbo non aveva i requisiti. Avremmo generato un altro contenzioso.”

Rigetta la spiegazione dell’Assessore, il consigliere della Lega Paolo Sammaritani: “Al momento in cui è stato nominato Rubbo aveva i requisiti, il fatto che sia poi intervenuta un’altra norma è irrilevante. In questa vicenda c’è un danno ulteriore curricolare, che si riverbererà in un danno erariale. La vicenda quindi non finisce qui e avrà delle conseguenze future”.

La seduta, dopo le relazioni di Erik Lavevaz e Flavio Peinetti al Dl di assestamento di bilancio, è stata sospesa alle ore 11 e riprenderà domani mattina con l’analisi dell’articolato e del centinaio di emendamenti depositati.

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