Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso, ha firmato la nuova ordinanza che “cambia colore” a diverse regioni italiane, ma non per la Valle d’Aosta che resta area rossa.
L’ordinanza, infatti, annunciata sul sito del Ministero, dispone l’area arancione per la Calabria, la Lombardia ed il Piemonte e l’area gialla per la Sicilia e la Liguria, che in realtà torna alla “zona” precedente. Ordinanza che, si legge, sarà in vigore da domenica 29 novembre.
Nulla cambia per la Valle d’Aosta, mentre il Presidente Erik Lavevaz affida – poco prima – ad un tweet amaro il suo pensiero: “Ieri abbiamo ricoverato un cittadino Biellese perché tante rianimazioni del Piemonte erano sature – “cinguetta” il Presidente -. Oggi deduciamo (da Roma non arrivano comunicazioni) che rimarremo zona rossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà”.
Ieri abbiamo ricoverato un cittadino Biellese perché tante rianimazioni del #Piemonte erano sature. Oggi deduciamo (da Roma non arrivano comunicazioni) che rimarremo #zonarossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà. pic.twitter.com/em9Ku9lvDZ
— Erik Lavevaz (@ErikLavevaz) November 27, 2020
“La mancata spiegazione dei criteri di analisi dei dati e l’assenza di comunicazioni tempestive preoccupano la Giunta regionale della Valle d’Aosta – scrive in una nota serale l’Esecutivo – , che si riserva ogni azione politica nelle prossime ore, dopo l’annuncio governativo che conferma la Regione autonoma come ‘zona rossa’”.
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… vedo troppa passività (sudditanza?) da parte del nostro esecutivo rispetto ai “diktat” di Roma. Evitare di presentarsi con il cappello in mano e la testa china non sarebbe male, così da recuperare un minimo di credibilità.
Sì tratta di pivellaggine e supponenza, figlie di una mentalità antica, in cui tutto è dovuto se sei del posto e se hai conoscenze, a cominciare dal posto di lavoro assicurato. Poi arriva un vairus ed improvvisamente ci accorgiamo che siamo un puntino nell’ universo e non contiamo nulla. Sino a metterci a piangere per le piste chiuse che secondo alcuni è il de profundis per la montagna
Fanno bene a tenerci zona rossa…i nostri politici che avete votato stanno facendo un ottimo lavoro e non parlo di quelli di roma. L autonomia in questa valle la utilizzano solo per avere 35 onorevoli quando ne basterebbero 15 …siamo un quartiere di torino …poi iniziassero a fare meno tamponi magari avremo risulltati migliori vedi tutte .e altre regioni
Forse dovremmo avere il coraggio di fare di testa nostra e magari SCONTRARCI con il governo!
Bisogna farla con questa ridicola storia dei rimpalli! La dovete finire, perché avete rotto! Ricordo che prima che il governo proclamasse la zona rossa, noi ci eravamo già portati avanti, rintroducendo quella ridicola autocertificazione che bisogna portarsi dietro, ancora prima che la imponesse il governo. Non siete diversi dal governo! Diciamo la verità: state solo cercando di scaricargli la colpa.
Non gliene frega una cippa di noi… Poi guardate da chi siamo rappresentati a Roma…
Condivido con Liliana d’altronde basta vedere da chi siamo rappresentati a (roma)
Ma di cosa stiamo parlando? Prima la battaglia tra bovini, poi la pantomima di Cervina, per finire con un ospedale da campo che viene montato tanto per fare della scena e non sarà operativo fino a lunedì, forse. E la colpa è di Roma che non è seria.
Forse non comunicate i dati tempestivamente….la colpa è sempre di Roma….
Questo dimostra quanto la Valle d’Aosta conta al governo!
Che vergogna, il bello che noi valdostani abbiamo rispettato di più le norme.
Non abbiamo nessun significato nel attuale governo. Se si avesse documentato l’esattezza dei numeri non saremmo ancora così.
Procedura da boicottare .
Certo, noi contiamo come il due di picche quando la briscola è cuori, ma da Roma non sono seri e probabilmente non parlano neanche francese.