Riforma elettorale, mancano i voti per l’iscrizione: rimandata l’istituzione della commissione speciale

Votano contro Pulz, Lega, Mouv' e Gruppo Misto. Sui social si scatena la polemica. Nasso: "ADU passa il tempo a parlare di democrazia ma che a quanto pare quando si può fare davvero qualcosa per dibattere preferisce mettere davanti ripicche personali...peccato". Aggravi: "Rete Civica tiene sotto scacco il Governo Fosson".
Consiglio regionale - immagine di archivio
Politica

La commissione speciale per la riforma elettorale dovrà aspettare di vedere la luce. La risoluzione presentata ieri dalla maggioranza e sottoscritta dal M5S non ha ottenuto ieri sera i 24 voti utili per l’iscrizione. . Oltre a Mouv’, Lega e Gruppo Misto a votare contro l’iscrizione è stata la consigliera Daria Pulz. Stessa sorte è toccata all’altra iniziativa di Adu Vda.

L’iscrizione del punto all’ordine del giorno non avrebbe garantito comunque la discussione della risoluzione, visto che il Consiglio regionale era alle battute finali e c’erano ancora numerosi punti ancora da discutere.

La presa di posizione di alcuni dei consiglieri di opposizione è bastata a scatenare il dibattito sui social, complice un post della consigliera grillina Manuela Nasso. “La risoluzione volta a chiedere una commissione speciale per trattare il tema della riforma elettorale non è stata nemmeno iscritta grazie al voto determinante di ADU, che passa il tempo a parlare di democrazia ma che a quanto pare quando si può fare davvero qualcosa per dibattere preferisce mettere davanti ripicche personali...peccato”.

Parole non condivise da Pulz, che sotto il post spiega la sua posizione: “Manu, io ho impiegato circa un anno a cogliere le dinamiche complesse e rapide con cui dobbiamo interagire ogni giorno nel nostro ambiente peculiare. Permettimi di dirti che tu non le hai ancora colte, e non ci sarei riuscita nemmeno io alla tua età. Non fermarti però alla superficie delle cose. Fatti due domande in più. Non stiamo parlando di un gruppo di amici che si confrontano al bar, ma di dinamiche politiche e gruppi di potere contrapposti”. 

Ad allargare il dibattito è il consigliere della Lega, Stefano Aggravi che definisce la risoluzione “l’ennesima prova che Rete Civica e i suoi green guru’s hanno sotto scacco l’intero Governo Fosson” mentre la riforma elettorale “il punto tanto caro alla Piattaforma Riccarand” (definizione di Elso Gerandin) viene rappresentata dall’ex Assessore al Bilancio come  “il coltello piantato sul tavolo della maggioranza”.

Nel criticare la commissione speciale Aggravi ricorda, quindi, come “tutto può essere fatto nella I Commissione”. Infine l’attacco a Nasso: “Vedo già sui social network richiami alla democrazia e crisi di perbenismo. Eh si, vanno tanto di moda queste cose, ma credetemi se un provvedimento è posto ai voti e il voto è contrario, questo è il puro esercizio della democrazia. Altrimenti qualcosa non torna”.

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