La sospensione delle attività didattiche, fino al 15 marzo, disposta ieri dal Governo nazionale fino al 15 marzo, non significa la chiusura delle scuole. E così da ieri i dirigenti stanno cercando di organizzare il personale scolastico. Alcuni insegnanti questa mattina si sono presentati a scuola, altri sono in attesa di indicazioni. Un primo momento di confronto fra i dirigenti e la Sovrintendenza è arrivato questa mattina a Palazzo regionale.
“Abbiamo ribadito che è importante in questa situazione la gerarchia di chi prende le decisioni – spiega al termine dell’incontro l’Assessora Chantal Certan – Gli insegnanti devono relazionarsi con i dirigenti scolastici che a loro volta si relazionano con la Sovrintendente, che rilasciano indicazioni concertate con la Protezione civile, l’Unità di crisi e la Presidenza della Regione. Probabilmente il dirigente scolastico cambierà l’organizzazione di alcune attività, come collegio docenti o altre riunioni, ma le manterrà. Se vogliamo poi parlare di didattica a distanza bisognerà che anche gli insegnanti si attivino, cercheremo di andare loro incontro “.
La situazione è in costante evoluzione. L’ultimo decreto proroga, infatti, fino al 3 aprile la sospensione delle gite scolastiche sull’intero territorio. “Stiamo prendendo in considerazione anche il rinvio delle prove Invalsi e delle certificazioni regionali di francese o l’effettuazione solo sulle classi terminali, fissate fra marzo ed aprile. – prosegue Certan – Dovremo fare una valutazione, anche per non appesantire i mesi successivi, sperando siano migliori”.
Durante l’incontro di questa mattina è stato affrontato anche il discorso dei presidi sanitari. “Abbiamo fatto come Sovrintendenza la stima di quanto potrà essere necessario alle scuole”. Una prima fornitura, sopratutto di salviette monouso e liquido gel per le mani, arriverà a breve, ha fatto sapere la Protezione civile. “Una farmacia comunale invece donato del gel disinfettante che è difficile reperire”.