Verifica politica, Rete Civica: “Va conclusa entro il 22 settembre”

"In modo da consentire a tutti soggetti politici di decidere se confermare la collaborazione fra progressisti e autonomisti concordata a ottobre 2020 sulla base di definiti punti programmatici". E sul consiglio straordinario: "Non è in corso nessun attacco alle prerogative costituzionali del Consiglio e della Regione Autonoma".
Assemblea Rete Civica
Politica

La verifica politica va conclusa prima della convocazione del Consiglio regionale del 22 settembre, “in modo da consentire a tutti soggetti politici di decidere se confermare la collaborazione fra progressisti e autonomisti concordata a ottobre 2020 sulla base di definiti punti programmatici”. E’ quanto chiede oggi il coordinamento di Rete Civica. “Per rilanciare l’azione del governo sono necessari disponibilità e dialogo costruttivo, che da parte di RC non sono mai venuti meno,  – si legge in una nota – nonostante la narrazione distorta che qualcuno ha cercato di far prevalere. Senza questo cambio di passo e di atteggiamento si protrarrà la situazione di incertezza che poteva chiudersi molto tempo fa e il cui costo non deve ricadere sui cittadini della Valle d’Aosta”.

Alla base del confronto c’è il documento unitario presentato da PCP agli autonomisti all’inizio di giugno. “L’azione per il rilancio di una economia sostenibile, il potenziamento del trasporto ferroviario, la gestione delle opportunità del PNRR, la definizione di una visione organica dell’organizzazione della sanità territoriale e dell’ospedale regionale, la lotta ai cambiamenti climatici, la politica scolastica, l’impostazione della riforma istituzionale per dare stabilità di governo, per fare solo alcuni esempi,  – spiega Rete Civica – richiedono un’azione coerente con quanto concordato ad inizio legislatura. Se altre sono le scelte bisogna che gli autonomisti lo dicano e ne spieghino le ragioni”.

Il Coordinamento di RC, riunitosi giovedì 19 agosto per una valutazione della situazione valdostana in vista della prossima ripresa dell’attività politica e istituzionale, auspica inoltre che il Pd “dopo il commissariamento del Partito e in vista del Congresso di dicembre, consenta a tale Partito di decidere una più compatta e convinta partecipazione al Progetto unitario dei progressisti valdostani. Ne deriverebbe un rafforzamento del PD e di tutto PCP”.

Infine sul consiglio regionale straordinario, chiesto da 16 consigliere autonomisti, Rete Civica evidenzia come “non è in corso nessun attacco alle prerogative costituzionali del Consiglio e della Regione Autonoma. Se si considera che tale attacco sia costituito dalla sentenza definitiva della Corte dei Conti sulla vicenda risalente al 2014 dei finanziamenti regionali al Casinò, allora ci sembra un modo sbagliato di impostare il dibattito con l’evidente rischio di mettere in discussione la funzione e l’operato di un organo della Repubblica italiana previsto proprio dalla Costituzione”.

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