Carenza di personale, sul tavolo Usl un nuovo bando ed un regolamento per l’ingaggio

Il dato è emerso dopo un incontro tra i sindacati confederati ed il direttore generale dell'Azienda Uberti. Tra le novità - materia di Giunta regionale -, l'esenzione dall’esame preliminare di francese, già deciso per i dirigenti, si prefigura anche per il personale di comparto.
ospedale regionale Parini
Sanità

Giusto qualche giorno fa il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, presentando il suo report, lanciava l’allarma sulla fuga dei medici dal Sistema sanitario nazionale. A stretto giro – mentre al “Parini” si sospendevano i ricoveri programmati per la carenza di personale -, la Giunta ha approvato il fabbisogno formativo di medici specialisti in Valle e otto contratti di formazione specialistica aggiuntivi.

Oggi la carenza di operatori sanitari nell’Usl è stata al centro di un incontro tra il direttore generale dell’azienda sanitaria Massimo Uberti e i sindacati confederati.

Un incontro che vede le parti sociali soddisfatte: “Il direttore ha ascoltato con molta attenzione ognuno di noi e le criticità che gli abbiamo esposto in maniera oggettiva – spiega Chiara Pasqualotto, Cisl Fp -. Ha promesso di analizzare la situazione e le problematiche di cui abbiamo parlato e di trovare soluzioni in tempi brevi”.

“C’è la consapevolezza che non può essere stravolta sempre la vita in nome dell’emergenza – aggiunge Igor De Belli, segretario Fp Cgil -. Vogliamo cominciare a vedere i risultati e che gli operatori possano prendersi le meritate ferie. La nostra sanità è rimasta in piedi con gli sforzi, oltre ogni limite, dei nostri sanitari. Così rischiamo la fuga del personale altrove”.

Ad oggi si parla di 56 operatori sanitari in difetto, tra i quali 17 infermieri che hanno abbandonato con un licenziamento volontario, 15 unità impegnate per altri servizi – tra cui le Usca – e 22 sospesi.

Nel Piano di emergenza un Regolamento per l’ingaggio del personale

Richiesta avanzata dai sindacati, il Piano di emergenza dell’azienda – che guarda alle difficoltà che l’autunno potrebbe portare con sé, sul lato Covid, evitando di farsi cogliere impreparati -, si concentrerà anche sul personale.

“Conterrà anche il Regolamento dell’ingaggio del personale che avevamo chiesto”, dice Pasqualotto. “È importante avere per tempo un Piano dell’eventuale emergenza per l’autunno, viste la difficoltà di adattare il ‘Parini’ ai reparti Covid, che non è confacente a dare una risposta flessibile, e con i deficit riorganizzativi che ci sono – spiega invece De Belli -. È un impegno che ci fa ben sperare, così come quello di riuscire a far usufruire delle ferie anche attraverso le sostituzioni”.

La “chiamata” agli operatori delle altre regioni

A riguardo – Uberti aveva già lanciato un proverbiale “amo” nel vicino Piemonte – a breve verrà aperto un bando rivolto a tutte le posizioni sanitarie: “Si tratta di un tentativo di reperire personale non solo in Valle d’Aosta, ma rivolgendosi anche a tutte le altre regioni – dice ancora De Belli -. Che il bando esca a giorni ci conforta, perché permetterebbe di coprire anche le sostituzioni, e si parla di numeri importantissimi, e di pensare ad una futura stabilizzazione”.

Addio alla prova preliminare di francese anche per il comparto

Decisa inizialmente per i dirigenti medici, qualcosa – in mano alla Giunta regionale – sta cambiando anche per il resto degli operatori, come spiega – dopo l’incontro con la Direzione strategica – Andrea Bourbon (Fp Cgil): “Oggi è stata data dal direttore una bella e ampia disponibilità, siamo stati ascoltati e le nostre preoccupazioni condivise. È stato confermata anche per il personale di comparto l’esenzione dall’esame di francese per 36 mesi, con il corso di lingua pagato. Il tutto in un’ottica che guarda alla stabilizzazione”.

“Oggi ho ricevuto i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – spiega invece il dottor Uberti, dopo l’incontro -. Nei prossimi giorni incontrerò anche le altre sigle sindacali. Ci hanno segnalato criticità e carenze. Proseguiamo nel tentativo di attrarre personale, stiamo pensando anche a delle esternalizzazioni per poter riaprire i posti letto e per permettere ai dipendenti di fare le ferie, che sono meritate oltre ad essere un diritto”.

I sindacati della sanità. Da sx/ Bourbon (Fp Cgil), Pasqualotto (Cisl Fp), De Belli (Fp Cgil), Trovero (Fp Cgil) e Melidona (Uil Fpl)
I sindacati della sanità. Da sx/ Bourbon (Fp Cgil), Pasqualotto (Cisl Fp), De Belli (Fp Cgil), Trovero (Fp Cgil) e Melidona (Uil Fpl)

2 risposte

  1. Facile far parlare i sindacati, che storicamente stanno tra l’incisione e il martello (più dalla parte del martello che sull’incisione).
    Perché la dirigenza non chiede di parlare con i dipendenti?
    Ne nascerebbe un interessantissimo confronto costruttivo…

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