Ospedale, i sindacati chiedono al neo assessore: “Scelte coraggiose”

I sindacati della dirigenza medica ribadiscono "la necessità di una stabilità di progetti/azioni e, possibilmente, di governo perché i continui stalli e cambi di persone alla guida della sanità valdostana verificatisi negli ultimi 10 anni sono senza ombra di dubbio una delle principali ragioni dello sfaldamento della sanità pubblica regionale".
Sanità

Decisioni rapide, concrete e coraggiose. E’ quanto hanno chiesto i sindacati della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria al neo assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, nel primo incontro tenutosi venerdì scorso 24 marzo.

Accogliendo con favore l’intenzione dell’Assessore “a dare “una certa “continuità”” alle attività avviata dal collega Barmasse, i sindacati hanno evidenziato “la necessità di una stabilità di progetti/azioni e, possibilmente, di governo perché i continui stalli e cambi di persone alla guida della sanità valdostana verificatisi negli ultimi 10 anni sono senza ombra di dubbio una delle principali ragioni dello sfaldamento della sanità pubblica regionale”.

Stabilità politica condizione indispensabile per mettere un freno alle “esternalizzazioni, il reclutamento di gettonisti e la privatizzazione progressiva dei servizi” che fanno aumentare ” la spesa pubblica e un sistema sanitario pubblico lento, in cronica carenza di letti e personale e con liste di attesa sempre più lunghe”.

Per “ridurre i continui e numerosi ricorsi impropri all’ospedale”, i sindacati auspicano una riorganizzazione della sanità territoriale.

La speranza di Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo, Fesmed, Fassid, Fvm, Savt Santè, Uil FPL è che “con l’Assessore Marzi si possa continuare un confronto serrato, schietto, proficuo e stabile. I presupposti fanno ben sperare, con l’obiettivo di ridare benessere lavorativo a tutto il personale della sanità pubblica e conseguentemente di assicurare adeguati servizi ai cittadini che abbisognano di diagnosi e terapie”.

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