Nasce “Suite”, tutta l’offerta musicale regionale dalle materne all’università

Il progetto, spiega Agnese Di Trani, referente regionale sulla didattica musicale, nasce “per realizzare percorsi incentrati sulla formazione musicale a scuola, con delle linee guida affinché le arti, dal cinema alla Storia dell’Arte, vengano presentate ai bambini”.
Conservatoire de la Vallée d'Aoste - Aosta.
Scuola

“Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio: saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell’altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza”.

Si apre con una citazione di Luigi Berlinguer, noto accademico italiano e già Ministro della Pubblica istruzione nel governo Ciampi e nel primo esecutivo Prodi, Suite, il volume dedicato al sistema scolastico musicale in Valle d’Aosta.

Al suo interno, tutta l’offerta didattica musicale messa in campo dalla Regione, riorganizzata in un percorso che va dalla scuola dell’infanzia fino all’istruzione universitaria del Conservatoire.

Il progetto, spiega Agnese Di Trani, referente regionale sulla didattica musicale, nasce “dal Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, un gruppo istituito per decreto dal Ministero, guidato dal professor Luigi Berlinguer, per realizzare percorsi incentrati sulla formazione musicale a scuola, con delle linee guida affinché le arti, dal cinema alla Storia dell’Arte, vengano presentate ai bambini”.

“Lo stimolo – aggiunge Di Trani – è quello di offrire con l’adesione al Piano triennale delle arti un sistema molto completo di conoscenze per un bambino, anche piccolo, legate al patrimonio artistico. ‘Suite’ è la sintesi del percorso professionalizzante, e prevede che gli Enti collaborino tra loro facendo rete, con la possibilità di un insegnamento precoce dello strumento musicale già a partire da scuola dell’infanzia”.

Un programma, quello del Piano delle arti, che si prefigge diverse finalità: sviluppare un’offerta formativa varia e complementare, unire la dimensione della formazione con quella produttiva ed espressiva, dare rilievo alle specificità di ogni percorso, inserire la pratica musicale precoce in tutti gli ordini di scuola, creare un sistema scolastico che possa offrire ad alunni e studenti un percorso chiaro nel quale essere guidato dalle stesse istituzioni nell’orientamento artistico e performativo.

La mappa dell'offerta musicale "Suite"
La mappa dell’offerta musicale “Suite”

“L’orientamento è molto importante – ha spiegato invece l’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri, è l’elemento cardine sul quale si dovrà lavorare sempre più e che può dare la soddisfazione, per chi ama la musica, di avere di fronte la scelta di essere non solo un musicista professionista ma anche, grazie a presenza di cori, bande musicali e gruppi folkloristici, legata alla formazione della persona”.

Caveri specifica: “Si tratta di capire come oggi un bambino si ponga sin dalle materne al possibile apprendimento di una cultura musicale e del suo insieme culturale. E capire anche cosa si può fare nei vari gradi: materne, elementari, medie, cosa si fa alle superiori, al Conservatoire ed entrare nella logica della Sfom. Al Gruppo di lavoro hanno partecipato anche Arcova, Bande musicali e c’è stato spazio anche per una riflessione con i gruppi folkloristici. L’ambizione è quella immaginare di accompagnare un bambino nelle diverse opzioni che possono portarlo ad essere un musicista professionista o ad allargare il suo bagaglio culturale grazie alla musica”.

L'Assessore all'Istruzione Luciano Caveri e la referente regionale sulla didattica musicale Agnese Di Trani
L’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri e la referente regionale sulla didattica musicale Agnese Di Trani

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