24 anni fa il rogo nel Tunnel del Monte Bianco, Testolin: “Tragedia scolpita nella memoria”

Il Presidente Testolin ricorda le 39 vittime dell'incendio del 24 marzo 1999. "Bisogna tenere alta l'attenzione sul tema e avviare ampio confronto per arrivare alla condivisione circa la necessità di importanti investimenti per il potenziamento strutturale di questa infrastruttura"
Incendio nel traforo del Monte Bianco - foto archivio Vallée Notizie
Società

“Anche a distanza di 24 anni nessuna delle 39 vittime del rogo del Traforo del Monte Bianco va dimenticata: la tragedia deve rimanere scolpita nella nostra memoria di cittadini e di amministratori per il rispetto dovuto alle persone coinvolte e per far tesoro di insegnamenti preziosi affinché non accada più nulla di simile”. A dirlo è il Presidente della Regione Renzo Testolin commemorando il 24/o anniversario dell’incendio del Tunnel del Monte Bianco del 24 marzo 1999, rinnovando “anche a nome del Governo regionale la vicinanza alle famiglie colpite da questo gravissimo lutto”.

“Proprio in un periodo in cui il tema della percorribilità del tunnel del Monte Bianco è tornato di attualità, in relazione alle annunciate chiusure dell’impianto per consentire importanti lavori riguardanti il piano viabile e la volta – prosegue il Presidente della Regione – la memoria dei tragici fatti di 24 anni fa ci sprona in particolare a tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza dei trafori transalpini”. Secondo il Presidente Testolin “su questo tema è necessario un ampio confronto a livello regionale, nazionale e internazionale, affinché si giunga a una condivisione circa la necessità di importanti investimenti per il potenziamento strutturale di questa infrastruttura, anche attraverso la realizzazione di una seconda canna per dividere i flussi di traffico, garantendo così le condizioni di massima sicurezza della circolazione”.

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