Aosta, l’obiettivo è abbattere il traffico automobilistico del 50%

La Giunta ha approvato la documentazione per affidare per la redazione del Pums. L'Assessore Sartore: "La prospettiva è quella di giungere ad una riduzione del traffico a favore degli altri sistemi di trasporto quali ciclabilità e pedonalità ed un trasporto pubblico efficiente".
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Almeno il 50% di traffico automobilistico in meno ad Aosta, puntando sul rafforzamento del trasporto pubblico, della ciclabilità e della pedonalità.

Questi gli obiettivi della Giunta comunale del Capoluogo che ieri – giovedì 12 novembre – ha approvato la documentazione tecnica per affidare per la redazione del cosiddetto Pums –  il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – e dei piani attuativi, ovvero il Piano del Traffico Pubblico Urbano, quello Urbano della Sosta, quello della Logistica Sostenibile e quello riguardo la Mobilità Ciclistica – Biciplan.

Con lo stesso provvedimento la Giunta ha anche approvato il disciplinare di gara e il capitolato, dando mandato agli Uffici di avviare la procedura per la redazione del Pums e dei piani attuativi avvalendosi della Centrale Unica di Committenza regionale, prevendendo uno stanziamento di circa 150mila euro finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Quelli che andremo ad adottare nei prossimi mesi – spiega l’Assessore alla Mobilità, Loris Sartore – sono strumenti fondamentali e indispensabili a disegnare l’assetto per una mobilità integrata e sostenibile nella città di Aosta del futuro. La prospettiva è quella di giungere ad una riduzione di almeno il del 50% il traffico automobilistico a favore degli altri sistemi di trasporto quali la ciclabilità e la pedonalità in tutta sicurezza ed un trasporto pubblico efficiente. Un sistema di mobilità basato su mezzi alternativi all’automobile, soprattutto quelle che utilizzano combustibili fossili, avrà effetti positivi sia per una migliore vivibilità delle strade e delle piazze, che avranno più verde e arredi, sia per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico, causa ormai accertata della mortalità per patologie respiratorie”.

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