Il Comune di Aosta ci prova. In un periodo in cui lo sport cittadino – non solo – è in fibrillazione, tra le incertezze della nuova ordinanza sull’apertura delle palestre ed il “colpo” ricevuto con la chiusura del Palaindoor, destinato a diventare il Centro per i vaccini anti-Covid, un’occasione si presenta alla porta di piazza Chanoux.
L’Amministrazione del Capoluogo ha infatti deciso di aderire al progetto “Sport nei parchi” promosso da Sport e Salute SpA – la fu Coni Servizi SpA – assieme ad Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, nato anche in considerazione della situazione sanitaria e delle misure di contenimento anti-Covid che hanno costretto alla chiusura palestre e centri sportivi.
Il Comune è intenzionato a partecipare all’avviso pubblico, candidandosi alla realizzazione del progetto “Sport nei parchi” per individuare degli interventi da finanziare per – si legge in delibera – “promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto, sia in autonomia che attraverso le Associazioni e Società sportive dilettantistiche (ASD/SSD) operanti sul territorio e di realizzare sinergie di scopo tra le stesse ASD/SSD e i Comuni che vadano oltre il periodo di emergenza, per l’utilizzo di aree verdi comunali”.
Visti i tempi stretti – il termine per la candidature è il 15 febbraio – l’Amministrazione ha scelto la Linea di intervento 2 del Progetto, ovvero l’identificazione di aree verdi nei parchi cittadini da destinare ad “Urban sport activity e weekend”, la creazione cioè nei parchi di aree non attrezzate (le cosiddette “isole di sport”) messe a disposizione dai Comuni e gestite da Asd o Ssd operanti sul territorio.
Associazioni e società che, previo accordo con il Comune, potranno svolgere durante la settimana la propria attività in queste aree e nel week end si impegnano ad offrire un programma di attività gratuite destinate a diversi target (bambini e ragazzi, donne, over 65) grazie ad un contributo di Sport e Salute, che sarà erogato attraverso gli Organismi Sportivi di affiliazione.
Ed il protagonista di questa “palestra all’aria aperta” sarà lo stadio Puchoz.
“Avevamo due possibilità di intervento – spiega l’Assessora comunale allo Sport Alina Sapinet –. La prima prevedeva cambio di destinazione d’uso del Puchoz, con un passaggio in Consiglio comunale, ma non ci sarebbero stati i tempi tecnici. Il secondo, quello scelto, si sarebbe invece potuto fare. Nel caso venissimo finanziato potremo affidare l’area a tre associazioni sportive dilettantistiche che dal lunedì al venerdì potranno tenere i propri corsi a pagamento sul terreno del Puchoz, mentre il sabato e la domenica dedicheranno i corsi gratuiti per tutte le fasce di età”.
Area del Puchoz che – si richiama in delibera – si lega a quanto la coalizione che sosteneva il ticket Nuti-Borre andava dicendo ad inizio consiliatura, dato che “nell’ambito degli indirizzi generali di governo sono previste azioni di rigenerazione urbana che interesseranno anche lo stadio Mario Puchoz con la sua riconversione a parco cittadino dedicato allo sport, alle attività motorie e alla cura del sé in generale e che tali previsioni sono assolutamente coerenti con le finalità del progetto ‘Sport nei parchi’”.
Intanto, la candidatura è partita, in attesa di conoscerne l’esito: “In seguito ci sarà poi l’eventuale avviso pubblico fatto da noi assieme a ‘Sport e Salute’ – spiega ancora Sapinet –, e si chiederà alle società e alle associazioni sportive, che verranno finanziate per 8mila l’anno, di partecipare”.
Con un doppio obiettivo: dare un “sollievo” ad alcune associazioni in tempo di pandemia, e cominciare quella “rigenerazione” – termine tanto caro al Sindaco Nuti – del Puchoz che, ad ogni piè sospinto sembra, da anni, essere imminente.