Doveva prolungarsi fino a giovedì 19 maggio, invece ha riaperto, con 48 ore di anticipo, la “tangenziale” di Aosta, fra i caselli di Aosta Est e Aosta Ovest.
L’interruzione della circolazione, iniziata alle 9 di ieri, era stata disposta per consentire lo smontaggio della struttura di protezione posta in corrispondenza della cabinovia Aosta-Pila, che è già stata completato.
Il Presidente della Regione ha ringraziato i vertici della SAV per l’impegno profuso per abbreviare i tempi di chiusura, riducendo i disagi sulla viabilità ordinaria e urbana del capoluogo regionale e dei comuni limitrofi.

La chiusura era stata decisa la scorsa settimana – attraverso un’ordinanza del Raccordo autostradale valdostano – per “i lavori di smontaggio della struttura di protezione della cabinovia Aosta-Pila”, ovvero l’impalcatura lignea che attraversa l’autostrada all’altezza della rotonda di via Dalla Chiesa, che ha cominciato a mostrare i primi segni di cedimento.
Per questo motivo i lavori, previsti per l’autunno, erano stati spostati a questa settimana.
Venerdì scorso si era tenuta una riunione del Cosp (il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica) dove Regione e Comune avevano portato le preoccupazioni circa i disagi alla viabilità, con conseguenti determinazioni sugli interventi da mettere in atto. Giovedì, invece, si è riunito il Comitato viabilità convocato dal prefetto.
Nonostante la Regione avesse tentato di spostare in un altro periodo l’intervento, Sav aveva confermato la chiusura. Il Presidente della Regione Erik Lavevaz con una nota dei giorni scorsi aveva “evidenziato alla Sav spa che una tempestiva e dettagliata informazione preventiva avrebbe permesso una migliore valutazione dell’intervento, una coerente programmazione e un miglior coordinamento, nel rispetto dei bisogni del territorio e del lavoro degli operatori di polizia stradale e di protezione civile così come dei Comuni nonché per contenere le ricadute sui residenti e sulle attività economiche”.
Nel sottolineare le criticità derivanti dalla chiusura – si leggeva ancora -, “è stato chiesto alla società autostradale il massimo impegno anche per il mantenimento h24, insieme alla società Geie-Tmb, dell’area di regolazione di Pollein, nonché per la gestione delle difficoltà derivanti dalla interruzione della A5 e per una adeguata e capillare informazione sul punto, sia in favore dell’utenza valdostana sia di coloro che sono diretti nella nostra regione o che la attraversano”.
La maggior parte del traffico leggero era stato indirizzato sulla città, ma a preoccupare erano soprattutto i circa 7mila mezzi pesanti totali che viaggiano (3.500 in salita verso il Bianco e altrettanti in senso contrario).

4 risposte
E vogliamo parlare della galleria di Variney?? Per quanto tempo ancora non potremo usufruire della corsia centrale?? Soldi dei contribuenti! Vergogna!
Esatto che cavolo di lavori stanno facendo alla uscita per St Pierre mi sembra un cantiere della Salerno Reggio dove per mantenersi il lavoro si procede con tanta tanta cautela.
Ma i diritti dei paganti ?????
E poi mettetelo un cronoprogramma così anche noi zerbini del vostro volere abbiamo diritto di sapere come e quando finiranno o è troppo difficile x gli scienziati del traffico. Il fatto che la regione mi paghi la tratta , ma a voi i soldi li da, non significa che vengono meno i mie diritti ergo sveglia raga datevi na mossa
L’autostrada più cara d’Europa , sempre con qualche lavoro. Potevano pensarci prima ed evitare di costruire una struttura in legno che abbisogna di più manutenzione. Da quanti anni persiste, inoltre, il restringimento di carreggiata allo svincolo Aosta Ovest, verso St. Pierre? Non oso immaginare il casino che di creerà. Già sono rincoglioniti di base, pensa un po’ con l’aumento di traffico.
Meno male che levano quel coso di legno! Ogni volta che ci passo sotto mi cago in mano, a vederlo in quello stato e tutto puntellato!