Coronavirus, alla Valle d’Aosta 676mila mila euro per l’emergenza alimentare

Questa la somma complessiva che riceveranno i 74 comuni valdostani da destinare alle misure di solidarietà alimentare verso le fasce meno abbienti, annunciate sabato dal premier Conte. Manes (Cpel): "Cifra irrisoria". Ed il Celva annuncia una raccolta fondi per l'emergenza sanitaria.
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676mila 921, 50 euro. Questa la somma complessiva che riceveranno i 74 comuni valdostani, da destinare alle misure di solidarietà alimentare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, e che potranno finanziare buoni spesa “per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi pubblici” presi dall’elenco che ciascun Comune inserisce sul proprio sito istituzionale, e per l’acquisizione “di generi alimentari o prodotti di prima necessità”.

L’annuncio del provvedimento è arrivato nella serata di sabato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, per un atto che sblocca 4,3 miliardi da fare arrivare agli Enti locali, oltre l’anticipo da 400 milioni di euro ai Comuni, espressamente a sostegno delle persone più bisognose.

Anticipo che per la maggior parte – poco meno di 387 milioni di euro – andrà alle regioni a Statuto ordinario, alla Sardegna e alla Sicilia, mentre 13 milioni 054mila 160,86 euro sono destinati complessivamente al Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e Bolzano e, per l’appunto alla Valle d’Aosta che incasserà quindi circa 676mila euro.

Cifra che fa storcere il naso al Presidente del Consorzio permanente degli Enti locali (Cpel), e Primo cittadino di Doues, Franco Manes, che spiega: “Il problema è che, come già peraltro evidenziato dai sindaci di tutta Italia, la cifra stanziata è irrisoria. Sulla Valle d’Aosta è poi chiaramente molto limitata, soprattutto rispetto agli oltre 13 milioni previsti per le altre realtà specifiche. Auspichiamo insomma che questo possa essere solo un primo passaggio”.

La ripartizione in Valle

Le risorse sono suddivise da un lato, per l’80%, basandosi sulla popolazione, dall’altro (il restante 20%) sulla differenza tra il reddito pro capite del Comune preso in questione ed il valore medio nazionale.

Ad accentrare maggiori risorse è inevitabilmente Aosta, vista la concentrazione abitativa, alla quale andranno – stando alla tabella – 180mila 295,59 euro.

Nel dettaglio il contributo spettante, comune per comune: Allein 1.118,63 euro, Antey-Saint-André 3.535,98, Aosta 180.295,59, Arnad 7.118,01, Arvier 4.612,36, Avise 1.896,05, Ayas 7.210,13, Aymavilles 11.242,30, Bard 625,58, Bionaz 1.377,25, Brissogne 5.089,50, Brusson 4.734,30, Challand-Saint-Anselme 4.834,87, Challand-Saint-Victor 3.188,24, Chambave 4.925,15, Chamois 600, Champdepraz 3.801,22, Champorcher 2.115,32, Charvensod 12.882,80, Châtillon 24.551,54, Cogne 7.777,33, Courmayeur 14.515,68, Donnas 13.425,66, Doues 2.698,50, Emarèse 1.375,59, Étroubles: 2.792,40, Fénis 9.500,40, Fontainemore 2.515,78, Gaby: 2.428,12, Gignod 9.208,82, Gressan 17.908,68, Gressoney-La-Trinité: 1.595,77, Gressoney-Saint-Jean 4.299,57, Hône 6.070,29, Introd 3.419,5, Issime 2.104,72, Issogne 7.567,76, Jovençan 3.854,24, La Magdeleine 613,62, La Salle 10.687,95, La Thuile 4.251,85, Lillianes 2.872,14, Montjovet 9.309,55, Morgex 11.196,90, Nus 16.066,35, Ollomont 858,85, Oyace 1.301,92, Perloz 3.051,12, Pollein 8.159,11, Pontboset 1.126,24, Pontey: 4.457,02, Pont-Saint-Martin 19.650,56, Pré-Saint-Didier 5.381,09, Quart 21.699,30, Rhêmes-Notre-Dame 600, Rhêmes-Saint-Georges 911,87, Roisan 5.343,98, Saint-Christophe 18.550,17, Saint-Denis 2.149,04, Saint-Marcel 7.349,60, Saint-Nicolas 1.894,58, Saint-Oyen 1.028,50, Saint-Pierre 16.970,31, Saint-Rhémy-en-Bosses 1.685,90, Saint-Vincent 24.291,77, Sarre 25.701,98, Torgnon 3.016,59, Valgrisenche 1.007,30, Valpelline 3.170,34, Valsavarenche: 895,96, Valtournenche 12.145,88, Verrayes 7.635,65, Verrès 15.003,64 e Villeneuve cui andranno 7.168,23 euro.

La raccolta fondi per l’emergenza sanitaria

Nel frattempo, il Celva ha deciso di lanciare una raccolta fondi per fare fronte all’emergenza sanitaria ed economica. Nei prossimi giorni verrà aperto un conto corrente sul quale i Sindaci valdostani potranno versare sino al 50% della propria indennità e diaria.

Potranno così essere finanziate iniziative di sostegno ai cittadini in difficoltà sui territori della Regione, scrive il Consorzio degli Enti locali.

“Si tratta di un piccolo gesto che vuole evidenziare, ancora una volta, l’unitarietà degli enti locali valdostani e dei Primi cittadini che ormai, da quasi un mese, si trovano a gestire un’emergenza senza precedenti – spiega il Presidente Manes –. Il conto corrente degli enti locali è aperto ai contributi di tutti coloro che vorranno sostenerci in questo enorme impegno. L’utilizzo delle risorse raccolte sarà definito e condiviso dagli enti locali in maniera puntuale. Ci auguriamo che le risorse che saremo in grado di raccogliere possano dare risposte concrete a chi ha più bisogno”.

Il codice IBAN per le donazioni, chiude la nota del Celva, sarà comunicato entro questo mercoledì.

Comuni Ripartizione risorse

 

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