Coronavirus, la Cgil si rivolge alla politica: “Sia risolto quanto non è stato fatto finora”

Il prossimo bilancio regionale - spiega il Sindacato - deve prevedere “uno stanziamento di risorse economiche consistenti”, per “un aumento del personale e misure organizzative e strutturali per riportare insegnanti e alunni in classe in sicurezza”.
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Società

Il prossimo bilancio regionale deve prevedere “uno stanziamento di risorse economiche consistenti”, per “un aumento del personale e misure organizzative e strutturali per riportare insegnanti e alunni in classe in sicurezza”.

A chiederlo è la Flc Cgil Valle d’Aosta, dopo l’assemblea generale – in videoconferenza – di martedì 17 novembre scorso.

In particolare, il sindacato ha individuato diverse misure urgenti, soprattutto per quel che riguarda la situazione della Sanità, da un lato, e della scuola, dall’altro. Ma non solo.

Le richieste di Flc Cgil

  • Rafforzare il personale sanitario per avere tamponi rapidi e tracciamento, con chiara definizione di tempi e procedure;
  • Prevedere gruppi stabili di alunni e team docenti, vietando le supplenze dei docenti in classi o plessi non proprie/i in modo da isolare solo i suddetti gruppi in caso di contagio e non intere scuole o plessi;
  • Investire in modo significativo nella formazione dei docenti in relazione alla Ddi;
  • Ridefinire il piano dei trasporti, in particolare per le secondarie di secondo grado, in accordo con le Istituzioni scolastiche per organizzare lo scaglionamento delle entrate e delle uscite;
  • Prevedere, per le scuole secondarie di secondo grado, l’opportunità di gruppi classe con turnazione mattino/pomeriggio in modo da avere un distanziamento maggiore, riducendo il monte ore in presenza degli studenti che completeranno con la didattica in modalità asincrona o esercitazioni;
  • Programmare interventi normativi e finanziari a sostegno della formazione professionale e dell’istruzione agli adulti.

L’appello alla politica

L’Assemblea generale della Flc Cgil che, in chiusura, fa appello alle forze politiche “affinché sia risolto quanto non è stato fatto finora, passando con forza dalle parole ai fatti,  alla responsabilità di tutti i cittadini nell’interesse del bene comune”.

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