Il reparto Covid si “autotassa”, i medici donano il 5% dello stipendio di marzo e aprile per l’emergenza

Le risorse andranno al Fondo Emergenza Coronavirus VdA. "Siamo privilegiati perché possiamo fare il nostro lavoro ricevendo regolare compenso", scrivono i medici in una comunicazione, ma il gesto è anche "in risposta all’immobilismo della classe politica di fronte a questo momento di profonda crisi socioeconomica”.
Società

Il gruppo dei medici che lavorano nei reparti Covid del “Parini” si autotassa, e destina una parte del proprio stipendio proprio al Fondo Emergenza Coronavirus VdA la raccolta fondi di Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, Youth Bank, Csv, Caritas Diocesana, Forum del Terzo settore e Lions Club Aosta-Host e Mont Blanc -, nato per “il sostegno di iniziative volte a mitigare gli effetti collaterali prodotti dall’emergenza Covid-19”.

I medici dei reparti Covid – quindi in primissima linea nell’affrontare l’emergenza sanitaria – scrivono in una comunicazione a colleghi e all’Azienda che hanno deciso “di devolvere il 5% del proprio stipendio di aprile e maggio” a favore del Fondo Emergenza.

“L’iniziativa – si legge nella comunicazione – è scaturita dal confronto tra colleghi, anche in risposta all’immobilismo della classe politica di fronte a questo momento di profonda crisi socioeconomica”.

Non c’è spazio però per recriminazioni: “Durante questa emergenza – scrivono infatti i medici Covid – noi operatori siamo stati definitieroi’perché abbiamo e stiamo dedicando molte ore, energie fisiche, sforzi intellettuali e partecipazione emotiva all’assistenza dei malati colpiti dal coronavirus, ma siamo consapevoli di essere, anche oggi, privilegiati, perché possiamo fare il nostro lavoro ricevendo regolare compenso”.

Tutto questo, aggiungono i medici, consapevoli che “questa situazione necessita di cospicue risorse per far fronte, non solo all’emergenza sanitaria, ma soprattutto alle necessità economiche e sociali che molte famiglie dovranno affrontare nei prossimi mesi, per rialzarsi e riprendere l’attesa ‘normalità’”.

Motivo per cui “tutti insieme – si legge ancora nella comunicazione – uniti come nel lavoro e nella fatica quotidiana in corsia, siamo felici di poter dare il nostro aiuto alle categorie più deboli e a quelle economicamente penalizzate dall’arresto forzato dell’intero sistema socioeconomico derivato da questa epidemia”.

Un appello che esce dai reparti Covid: “Saremmo ancora più felici – chiude la nota – di riuscire, con la nostra forte motivazione, a coinvolgere tutti i medici dell’Azienda ed, eventualmente più tardi, anche tutti i medici impegnati sul territorio, tramite l’Ordine dei medici”.

Comunicazione medici covid

0 risposte

  1. Bravissimi!!!! Grazie per tutto!!!
    Vergogna ai soliti politici che non si privano di nulla seppur ormai….scaduti!!!! Ovviamente esclusi i 15 che lo hanno fatto!!!
    Buon lavoro.

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