L’Arev dona un ventilatore all’ospedale “Parini”

Il ventilatore era stato donato dall’Associazione degli allevatori nel corso della prima ondata della pandemia, ma è stato consegnato in questi giorni dalla ditta produttrice. Si tratta - spiega l’Usl - di “un ventilatore Hamilton-C1 molto performante, del valore di circa 30.000 euro”.
Il ventilatore donato dall'Arev all'Usl - Foto d'archivio
Società

Un ventilatore Hamilton-C1, donato in primavera all’ospedale “Parini”, arrivato però ora, nel pieno della cosiddetta “seconda ondata” dell’emergenza sanitaria.

La Struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza ha infatti ricevuto la donazione del ventilatore da parte dell’Arev, l’Associazione Regionale Allevatori Valdostani, per supportare l’attività nel periodo di emergenza Covid-19.

Il ventilatore era stato donato dall’Associazione nel corso della prima ondata della pandemia, ma è stato consegnato soltanto in questi giorni dalla ditta produttrice.

Si tratta – spiega l’Usl in una nota – di “un ventilatore Hamilton-C1 molto performante, utilizzato per il supporto ventilatorio ai pazienti con insufficienza respiratoria acuta attraverso la ventilazione meccanica sia invasiva sia non invasiva, del valore di circa 30.000 euro”.

“Questo dispositivo portatile, compatto e leggero – spiega il dottore Stefano Podio, Direttore della Struttura – permette di assistere il paziente in tutte le fasi della malattia, dalla fase acuta allo svezzamento, racchiudendo in un solo apparecchio la possibilità di ventilazione mediante CPAP, NIV e con la nuova metodica ad alti flussi. Questo apparecchio trova pertanto la sua collocazione ideale sia in Pronto Soccorso sia nella Terapia Semi Intensiva di Medicina d’Urgenza. L’acquisizione di queste nuove apparecchiature tramite questa generosa donazione è molto importante per noi perché ci consente la possibilità di implementare le cure tramite la ventilazione meccanica sia ai pazienti con polmonite interstiziale da Covid-19 sia ai pazienti con patologie cardiologiche e polmonari acute non dovute al Covid-19”.

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