Servirà ancora del tempo per aggiudicare il bando per la raccolta dei rifiuti di Aosta – approvato dopo un lungo iter condiviso in Commissione consiliare e che mette sul tavolo, tra le atre cose, diverse novità, anche tecnologiche – per la gestione del servizio per i prossimi sei anni, più due eventuali di proroga.
Dopo l’apertura delle buste, l’offerta vincitrice è risultata quella avanzata dalla società De Vizia Transfer SpA di Torino, mentre quella proposta da Quendoz srl di Jovençan – ditta che gestisce l’appalto attuale, in scadenza il 31 dicembre – si è piazzata al secondo posto. La terza azienda concorrente non ha invece raggiunto il punteggio minimo previsto dalla gara ed è quindi stata esclusa.
Offerta però, quella della ditta torinese, giudicata “anormalmente bassa” dalla Commissione giudicatrice che ha terminato i propri lavori una decina di giorni fa stilando la graduatoria e valutando appunto l’anomalia dell’offerta. Commissione che si ritroverà per una riunione online lunedì prossimo, al termine della quale – finita tutta la sua attività – farà inviare una comunicazione d’esito alla prima classificata.
Da quel momento partiranno i fatidici 15 giorni che De Vizia avrà per convincere la Cuc – la Centrale unica di committenza regionale – della sostenibilità finanziaria della sua offerta.
La volontà è comunque quella di stringere i tempi il più possibile, tenendo conto del fatto che si tratta di un appalto centrale per Aosta e per le sue finanze, dal momento che in palio c’è un servizio articolato e complesso che vale circa 5 milioni 60mila euro l’anno, che cubano ad oltre 30 milioni complessivi in sei anni. Il dirigente all’Ambiente Marco Framarin chiama cautela: “Non c’è nessuno stallo – spiega –, sono processi che vanno avanti”.
Nel caso l’offerta di De Vizia risultasse anomala anche a seguito della documentazione presentata, il servizio andrebbe in gestione alla seconda classificata, ovvero Quendoz. In caso opposto i tempi potrebbero invece allungarsi ancora, dal momento che è quasi scontato che la ditta di Jovençan presenterebbe ricorso.
Così fosse, non sarebbe da escludersi una nuova proroga vista la scadenza ravvicinata – il 31 dicembre, appunto – dell’attuale servizio, già in proroga di suo.