Scuola, sindacati uniti contro la legge di stabilità

I direttivi sindacali e le RSU chiedono al Governo “l’immediato ritiro dei provvedimenti relativi alla Scuola, il ripristino degli scatti di anzianità e la stabilizzazione del personale precario”.
Società

In Valle d’Aosta i sindacati della scuola fanno quadrato contro la legge di stabilità. Cgil, Savt, Cisl e Snals, riuniti questa mattina in assemblea insieme alle Rappresentanze Sindacali Unitarie delle istituzioni scolastiche regionali, ritengono “inammissibile la modifica unilaterale del contratto di lavoro, che costituirebbe un pericoloso precedente per tutto il pubblico impiego, qualora si affermasse il principio che lo Stato può cambiare le regole di lavoro senza la prevista e prescritta contrattazione”.

Inoltre, le OO.SS. giudicano “inaccettabile l’aumento di un terzo dell’orario di servizio per i docenti delle scuole medie e superiori e rifiutano il tentativo di ridurre i posti di supplenza disponibili per i troppi precari che attendono da oltre un decennio la stabilizzazione del contratto”. Secondo i sindacati, infatti, “ricordano che il personale della Scuola è già stato colpito – unica categoria in tutto il pubblico impiego – dal blocco degli scatti di anzianità, senza una reale motivazione economica, in quanto i finanziamenti necessari per la copertura di tale spesa sono resi disponibili dai risparmi già effettuati in seguito alla riduzione dei posti nei precedenti anni scolastici”.

Per questi motivi, i direttivi sindacali e le RSU chiedono al Governo “l’immediato ritiro dei provvedimenti relativi alla scuola, il ripristino degli scatti di anzianità e la stabilizzazione del personale precario”. 

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