Scuole, la decisione sulla chiusura slitta a domani

L'ipotesi presentata questa mattina è la chiusura da sabato 21 a domenica 29 novembre. La Lega VdA dice "no" alla chiusura delle scuole.
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Società

Slitta alla riunione di domani della Giunta regionale la decisione sulla chiusura delle scuole. Questa mattina l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri ha incontrato prima i dirigenti scolastici, riuniti nella conferenza dei servizi, e poi i sindacati. Infine è stata la volta del confronto con i tecnici.
Le perplessità non mancano, anche fra i colleghi di Giunta regionale, che hanno chiesto di poter aver una fotografia chiara della situazione.

L’ipotesi presentata questa mattina è la chiusura da sabato 21 a domenica 29 novembre. Oltre alle scuole superiori di secondo grado e alle seconde e terze medie, già in didattica a distanza da alcune settimane, seguiranno da remoto le lezioni anche i bambini della scuola primaria e i ragazzini del primo anno della secondaria di primo grado. 

Fra le ragioni alla base dello stop anche le difficoltà del sistema a tracciare i contatti: con casi di positività segnalati a distanza di alcuni giorni alle istituzioni scolastiche, con la conseguenza di far scattare gli isolamenti in ritardo, o come successo a Gressoney-Saint-Jean quando il periodo di quarantena era praticamente giunto al termine.

Negli incontri di stamane l’Assessore ha parlato anche dell’ipotesi di sottoporre tutto il personale docente ad uno screening diagnostico.

A venerdì scorso nelle scuole valdostane si contavano 74 studenti, 51 docenti e 10 per quel che riguarda il personale, positivi. Nella fascia d’età dai 5 ai 10 anni erano solo 12 gli studenti positivi. Sono invece 22 quelli nella fascia 11/13 e 40 dai 14 ai 21 anni. L’effetto domino fa però sì che gli isolati fossero 958 complessivi: 729 studenti, 216 docenti e 13 per il personale scolastico.

La Lega VdA dice “No” alla chiusura

“Come pensa l’Amministrazione regionale di supportare i genitori che non potranno assentarsi dal lavoro per rimanere a casa con i propri figli? La chiusura sarà totale o sarà prevista, nuovamente, la didattica a distanza anche per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia? Come sarà possibile avere i risultati dei test effettuati quando, nonostante l’apertura del drive in, esiste tuttora un sovraccarico nelle richieste che non permette di avere i risultati in tempi rapidi?”. Sono le domande che arrivano oggi dalla Lega Valle d’Aosta in relazione all’ipotesi di chiusura delle scuole.

Il movimento, alla luce dei dati, che fotografano un numero di persone contagiate all’interno del mondo della scuola, in diminuzione, si chiede se è “quindi davvero necessario prevedere una chiusura totale ora, quando le attività didattiche sono nel loro pieno svolgimento? Non sarebbe preferibile approfittare delle vacanze natalizie per effettuare lo screening a tappeto?”

La Lega Valle d’Aosta ricorda come “la chiusura delle scuole, ancorché temporanea, genera disagi sia alle famiglie che agli studenti. L’Amministrazione regionale deve quindi fare tutto il possibile per trovare un’altra soluzione utilizzando le vacanze già previste dal calendario scolastico per effettuare gli screening necessari. Ne va del futuro dei nostri figli”.
 

0 risposte

  1. Potessimo fidarci di una chiusura di una settimana, potrebbe avere senso. L’ultima volta che hanno chiuso le scuole “solo per una settimana” è stato a marzo, per non riaprire più.

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