Tagli a ospedali e posti letto, Lanièce assicura: “Rientriamo già nei nuovi standard”

L'assessore regionale alla Sanità smentisce i dati apparsi sui quotidiani di oggi secondo i quali anche la Valle d'Aosta subirebbe una riduzione dei posti letto in seguito all'introduzione del nuovo regolamento sugli standard dell'assistenza ospedaliera.
L'ospedale regionale Umberto Parini
Società

"Riguardo ai nuovi standard sui posti letto siamo in linea con quanto richiesto dal Ministero, perchè quel ridimensionamento l’abbiamo già attuato negli ultimi anni in funzione del progetto per il nuovo ospedale". L’assessore regionale alla Sanità, Albert Lanièce, smentisce i dati apparsi sui quotidiani di oggi, e in particolare le cifre riportate dal Corriere della Sera e dal Sole 24 Ore, secondo i quali anche la Valle d’Aosta subirebbe una riduzione dei posti letto nelle strutture ospedaliere, in seguito all’introduzione del “nuovo regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera”.

Con l’adozione di questo regolamento, i tagli alla sanità previsti dalla spending review varata in estate dal governo Monti si concretizzeranno in una riduzione di circa 7.500 letti in meno a disposizione negli ospedali italiani. Questo perché il documento messo a punto dal ministero oltre alla media complessiva da raggiungere di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 per i post-acuti (dalla media attuale di 3,82 per mille abitanti del primo tipo e 0,59 per i post-scuti), fissa anche tutti i paletti necessari alla completa revisione dell’organizzazione ospedaliera con i relativi riferimenti qualitativi e quantitativi. 

I calcoli per il taglio o la riorganizzazione dei posti letto, si spiega nella nota del ministero, "si basano sulla popolazione generale di ogni Regione pesata e corretta in base alla percentuale di anziani e ai flussi di mobilità ospedaliera tra Regioni. Il correttivo tiene conto del fatto che alcune Regioni registrano una mobilità attiva, in quanto i propri ospedali attraggono pazienti residenti altrove. Alcune Regioni dovranno tagliare sia sui posti per acuti che per le lungodegenze, mentre altre (tra cui anche la Valle d’Aosta) potranno invece aumentare i posti per lungodegenza ma dovranno diminuire quelli per acuti".

Se dalle prime stime il Molise è la Regione che subirebbe i tagli più significativi (-33,2%), seguita dalla Provincia autonoma di Trento (-20,9%) e dal Lazio (-19,9%), anche la Valle d’Aosta, secondo una stima proposta oggi dal Corriere della sera, presenterebbe una riduzione di quasi il 12%, passando da 535 a 474 posti letto. 

Cifre che però, secondo Lanièce, non corrispondono al vero. "Rispetto ai posti letto ospedalieri, intesi quelli per gli acuti e quelli destinati alla riabilitazione, ad oggi risultano essere 506, quindi decisamente inferiori ai 535 riportati dai giornali. Se poi ragioniamo secondo la logica del Ministro Balduzzi, nel cui decreto si fa riferimento alla “popolazione pesata”, per la Valle d’Aosta si deve ragionare su un numero pari a 135.603 persone. Il rapporto indicato dal decreto di 3,7 ogni mille abitanti è quindi assolutamente soddisfatto". 

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