Audi Grandsphere, la “concept car” pronta a diventare realtà

Benvenuti nello spazio, in una nuova odissea, che rispetto a quella preconizzata del 2001 assume contorni ben più realistici. Audi presenta infatti Grandsphere, una concept car che però non sarà confinata nel limbo dei sogni.
Audi Grandsphere
Gioie e Motori

Benvenuti nello spazio, in una nuova odissea, che rispetto a quella preconizzata del 2001 assume contorni ben più realistici. Audi presenta Grandsphere, una concept car che però non sarà confinata nel limbo dei sogni.

Se ci si limita alle dimensioni, assolutamente importanti – lunghezza ben oltre i cinque metri, per la precisione 5.35, e un passo di 3.19 metri – si può pensare ad abbozzo di ammiraglia e in parte è così. Ma Grandsphere è molto di più, basandosi sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric), frutto della sinergia con Porsche. La calandra imponente a nido d’ape, l’anteriore “cattivo” con i proiettori a LED incastonati nel cofano, i cerchi in lega da 23”, la linea essenziale e filante tradiscono un’anima decisamente sportiva e non in senso accessorio.

La sportività, anzi, la fa da padrone. Qualche dato. I cavalli sono 720, erogati da due propulsori elettrici, situati sui due assi al fine di ricreare la trazione integrale, uno dei must da sempre di Audi e convintamente confermato. La coppia massima è stratosferica: si parla di 960 Nm, che garantisce un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in quattro secondi. La batteria – 120 kWh – ha un’autonomia dichiarata di ben seicento chilometri e bastano cinque minuti per assicurarsi centocinquanta chilometri di viaggio.

Ma, come anticipavamo, Grandsphere vanta anche le caratteristiche dell’ammiraglia, ovviamente allo zenit. Il recupero delle portiere a libro, concessione al passato nobile, si unisce a interni che definire lussuosi è forse addirittura riduttivo. Tetto trasparente, multimedialità che va oltre il consueto display per trasferirsi virtualmente sull’abitacolo, realizzato con un altro occhio al nobile passato – la radica – insieme a fibre naturali.

Il guidatore è coccolato da un dispositivo avanzato, che consente la personalizzazione dello schienale e chi alloggia nel divanetto posteriore può godersi la visione di un film comodamente sdraiato. La comodità è un concetto chiave, basti pensare al confort prodotto dalle sospensioni multilink a cinque bracci. La guida autonoma è di livello 4, prevedendo la gestione parziale di guida e velocità: quando entra in funzione, scompaiono volante e pedaliera. Ci siamo sentiti nello spazio galattico ma, tra qualche tempo, Grandsphere diventerà realtà.

Audi Grandsphere
Audi Grandsphere

Una risposta

  1. Asinello e calesse, se si continua così, altro che auto da 700 CV con la corrente alla colonnina a 60 cent/kWh (ovviamente destinata a salire, visto che non siamo un cazz green e dipendiamo dallo psicopatico russo) e il gasolio oltre i due euro al litro…

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