“Due mesi e mezzo di attesa per una risonanza mentre il gatto fa la TAC d’urgenza”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice alle prese con il sistema sanitario valdostano.
I lettori di Aostasera

Il 18 gennaio sono scivolata sul ghiaccio a Rhêmes, procurandomi un infortunio alla spalla. Ho aspettato qualche giorno prima di andare al Pronto Soccorso perché volevo valutare se il dolore fosse sopportabile e se passasse, inoltre non mi sembrava giusto intasarlo senza motivo. Così ho atteso una settimana, ma il dolore è diventato davvero forte. A quel punto, sono andata dal mio medico che mi ha prescritto un’ecografia, dalla quale è emersa una lesione parziale del tendine sovraspinato, con calcificazioni e un versamento alla spalla sinistra. Ho assunto antidolorifici e antinfiammatori, ma il dolore non è passato, anzi, è peggiorato. Così, dopo qualche giorno, ho deciso di recarmi al Pronto Soccorso per capire se ci fosse anche una frattura.

Sono stata ricevuta da una dottoressa che, in modo sgarbato, mi ha chiesto perché fossi lì, ricordandomi che esiste il medico di base (dal quale ero già stata). Alla fine, mi hanno comunque mandato a fare una radiografia, dalla quale non è emerso alcun danno osseo. A quel punto, per approfondire la natura dell’infortunio, l’ortopedico del Pronto Soccorso mi ha prescritto una risonanza magnetica da prenotare tramite il CUP: l’appuntamento è per il 15 aprile.

Il dolore, però, non è diminuito, anzi, è peggiorato. Così ho deciso di rivolgermi alla Casa della Salute di Biella, che in quattro giorni mi ha dato appuntamento (con ticket di 59 €, più 15 € per ottenere subito il referto, altrimenti avrei dovuto aspettare due giorni) e mi ha finalmente fornito una diagnosi precisa: rottura completa del tendine sovraspinato della spalla sinistra. Forse dovrò operarmi, ma il punto non è questo.

Alla luce di quanto accaduto in questi giorni – in cui si apprende che a un gatto è stata effettuata una TAC mentre le persone comuni restano in lista d’attesa – trovo inammissibile che si debbano aspettare due mesi e mezzo per una risonanza magnetica. Io non sono un paziente grave, ma penso a chi si trova in una situazione ben peggiore della mia, costretto a leggere che, alla fine, per un gatto il posto lo si trova. Per le persone invece no. E lo dico da amante degli animali, avendo sempre avuto gatti a cui ho voluto molto bene.

La sanità valdostana era un’eccellenza. Ora, per vari motivi, non lo è più da tempo.

Lettera firmata

9 risposte

  1. fantastico come tutti i governi degli ultimi 15 anni hanno tagliato spese per la sanita’ e aumentato spese militari, ma la colpa di tutto è data ad un povero medico gattaro. Orwell era un dilettante.

  2. Se solo si facesse 2+2 e si votasse per chi vuole aumentare la spesa pubblica per la sanità (con la conseguente diminuzione dell’attesa) avendo più personale a disposizione, e non contro lo spauracchio dello straniero, che scappa da fame, guerra o povertà, forse avremmo un mondo migliore.

  3. Per chi non lo sapesse, è possibile segnalare disservizi (ma anche inviare complimenti) all’URP. Tuttavia, forse non tutti sanno che, in caso di insoddisfazione per la risposta ricevuta, si può ricorrere alla Commissione Mista Conciliativa (maggiori informazioni sul sito web dell’URP AuslVdA). Lo scorso anno, sono stato il primo ad attivarla in Valle d’Aosta, ottenendo alcuni risultati concreti, nel mio caso riguardanti il grave comportamento di una psicologa.

  4. Occorrerebbe ampliare le ore per l’ utilizzo di questi macchinari, per farlo però occorrerebbe più personale, non solo chi gestisce i macchinari ma tutto il comparto, ora ci sarà anche un radiologo in meno per chissà quanto, chissà se magari si decideranno ad aprire nuove assunzioni, sperando che tolgano del tutto la necessità di sapere il Francese, visto che non tutti amano l’ idea di restare a lavorare nel Pubblico e avere meno vincoli potrebbe aiutare.

  5. Sono certo che questo signore potrà rendersi disponibile nelle ore notturne per effettuare tac a tutti coloro che sono in lista d’attesa così si farà perdonare smaltendo questa coda infinita…
    Viva gli animali curati amorevolmente dai veterinari e viva il personale medico ed infermieristico che si prende cura dei propri pazienti ogni giorno!

  6. Migliore testimonianza non poteva essere riportata. A fronte di un sistema CUP efficiente (ma evidentemente non trasparente) ci troviamo in faccia tempi di attesa che nascondono gravi inefficienze di gestione. I macchinari e le loro manutenzioni COSTANO e imprese private intelligenti sanno ammortare i costi con il pieno calendario di prestazioni. Anch’io sono andato come Lei per una RNM alla Clinica di cui parla, nonostante il carburante e il pedaggio ho speso meno della metà di quanto previsto chez nous, ERGO: sarebbe ora che il sistema pubblico investisse in personale per ammortare il costo dei macchinari, rendendo fruibili servizi che non tutti possono ottenre dandosi da fare da soli con un’auto. Compresi animai da compagnia che NON SONO AMMESSI IN STRUTTURE SANITARIE. Miao a tutti. Auguri a Lei.

  7. Concordo pienamente con la signora infortunata! Che la sanità valdostana sia allo sbando e’ oramai noto a tutti! C’è tuttavia da chiedersi come sia possibile che a Biella, in pochi giorni, riescano a soddisfare anche esigenze extraterritoriali mentre ad Aosta ci vogliono mesi! Ci si chiede davvero a cosa servano strapagati funzionari o politici di turno dalle evidenti dubbie capacita’?

  8. Questo accade perché un bene pubblico è divenuto privato, si, di quelli che ci lavorano che negano il servizio ai comuni cittadini per poi favorire parenti e amici, e adesso anche i propri animali . Questo sotto gli occhi di tutti senza il ben che minimo disappunto della direzione Durante il covid non si facevano attività diagnostiche, ma per gli amici si lavorava a pieno ritmo, e qui che la procura dovrebbe indagare

    1. Vero e purtroppo la sanità pubblica che diventa privata è una caratteristica endemica di alcune regioni dove i peones devono soggiacere alle regole dettate dalle baronie locali per accedere al servizio sanitario…

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