Il COVID-19 sta intaccando la parte emotiva di ognuno di noi ed è per questo che è importante imparare ad orientare i propri pensieri, emozioni e comportamenti in modo più adattativo per la situazione storica che stiamo vivendo.
Perché dovrei andare dallo psicoterapeuta? In fondo lo psicologo a cosa serve? Nicoletta Savoye fornisce nella nuova puntata della rubrica "Pensare bene per vivere meglio" alcune risposte.
Un primo passo per apprendere ad arrestare il costante rimuginare, è quello di eseguire esercizi di attenzione/concentrazione. Nel momento in cui poni attenzione su un compito non è possibile pensare ad altro, ovviamente questo deve essere fatto con consapevolezza, è inutile occuparsi ad una attività e continuare ad avere la testa altrove.
Mi succede spesso di incontrare nel mio studio persone che non riescono a vedere una via d’uscita, che ci hanno provato in diversi modi, ma senza ottenere risultati, oltre che sprofondare ancora di più nel marasma della sfiducia nel prossimo.
Molti studiosi la paragonano ad un lutto vero e proprio, infatti, di fronte ad una perdita, perché alla fine è di questo che si tratta, a livello emozionale si vive non solo la tristezza, ma anche la paura, lo sconforto, la solitudine … un mix di emozioni non sempre facile da gestire.
Come dico sempre a chi cerca il mio aiuto, se vuoi produrre un qualsiasi cambiamento nella propria vita, il primo passo da fare è conoscere il proprio nemico. In questo caso il nostro nemico è rappresentato dalle abitudini.
È molto importante, per una mamma e per un papà, aiutarlo a fronteggiare la paure con l’atteggiamento giusto. Ricordati che tante volte non è la paura di per sé a diventare problematica, ma è come il bambino impara a reagire ad essa.
Spesso l’adulto, insegnante o genitore che sia, fa fatica a gestire una situazione del genere, provando egli stesso rabbia e frustrazione, e impedendo al bambino stesso di esprimere quest’emozione in modo appropriato.
Lo psichiatra americano A. Beck ha individuato diversi modi di ragionare, modi che lui chiama “distorsioni cognitive”, ma che possono venire chiamati anche “virus mentali”, quest’ultimo rende meglio l’idea dell’importanza di liberarci dal modo di pensare sbagliato.
E' il disturbo d’ansia più comune che colpisce 1 persona su 25. Chi soffre di questo disturbo vuole guarire, ed è per questo che è importante fornirgli strumenti efficaci per sapere cosa fare e come fare, rendendolo così nuovamente una persona autonoma.
Una buona stima di sé è condizione essenziale per un benessere sociale ed emotivo, mette il bambino nella condizione di sfruttare le sue potenzialità di fronte alle diverse situazioni.
Lo stress prolungato può avere grossi effetti negativi, che possono essere raggruppati in 3 gruppi: disturbi fisici, calo di energia, comportamenti inadeguati.
Edmund Jacobson ha ideato un rilassamento negli anno ’30 capace di eliminare la tensione nel corpo. Consiste in una serie di esercizi di contrazione/decontrazione delle varie fasce muscolari.
Chi di noi può dire di non esser stato vittima di una manipolazione o ancor più di non averlo messo in atto qualche volta?
Penso che nessuno di noi “si salvi”.