Il 2 febbraio una Union valdôtaine divisa deciderà in Conseil Fédéral se proseguire la Legislatura con la coalizione progressista o se scegliere il centrodestra. Le prove di dialogo tra le parti, però, fanno infuriare Fratelli d'Italia e Noi Moderati, che puntano il dito contro gli alleati. Lega su tutti.
Isolato da mesi dal proprio gruppo consiliare e con lo spettro di un’alleanza sempre più vicina con il centrodestra, Erik Lavevaz ha deciso di presentare al Comité fédéral Uv le sue dimissioni da presidente della Regione. Dimissioni congelate dal Comité, che tornerà a riunirsi domani pomeriggio. La lettera di Lavevaz con le motivazioni delle sue dimissioni.
Le parti parlano di un "incontro positivo", in cui si è parlato della priorità della Valle d'Aosta. Niente è ancora deciso, ma la volontà di allargare il perimetro di maggioranza potrebbe scontentare gli alleati dell'Uv, ala sinistra su tutti.
Oggi, a palazzo regionale, l'incontro tra le delegazioni ristrette che compongono la maggioranza di governo e Augusto Rollandin e Marco Carrel di Pour l'Autonomie. L'allargamento porterebbe l'attuale perimetro a 20 consiglieri, ma si apre il rompicapo sulla composizione di Giunta.
Il dato è emerso dal documento votato all'unanimità dall'assemblea di Châtillon: "Sia le emergenze politiche che le urgenze amministrative – si legge ancora – non permettono alcuna perdita di tempo e neppure l’imporsi di volontà personalistiche che paralizzino l’operatività di governo”.
Dopo le consultazioni mattutine con gli alleati di governo, gli undici autonomisti hanno incontrato la delegazione del "Carroccio". Spelgatti spiega: "La volontà di avere un governo stabile e di fare un cambio di marcia sembra che ci sia". Ma la maggioranza di "larghe intese" non piace.
Nel suo intervento il senatore Albert Lanièce ha spiegato come oggi "c'è stata la possibilità di fare alcuni piccoli approfondimenti" ad esempio sulla necessità di riforma della Madia, ma anche sulla riattivazione della commissione paritetica.
"Al momento di ufficiale abbiamo solamente il ritiro dell'impugnativa del Governo sulla legge regionale 11/2020, mentre sarebbe stato utile sollevare anche l'impugnativa dei dieci articoli della legge regionale 8/2020" scrive il Movimento
L'auspicio della Lega è che “l’importante risultato a cui fa riferimento il Senatore Lanièce nel tweet con cui annuncia il suo voto favorevole, sia un risultato reale e concreto e non l’ennesima vana promessa di questo Governo che, ormai, è giunto al capolinea".
L'annuncio con un tweet in serata. "Alla fine di una lunga giornata di trattative sul filo di lana è arrivato un importante risultato per il bene della Valle d’Aosta e dei Valdostani, unico mio vero obiettivo in questo dibattito politico".
“Il mio voto non è assolutamente scontato”, spiega il senatore valdostano sul voto di fiducia che il premier Conte chiederà al Parlamento. "Vediamo se riusciamo ad avere qualche anticipazione sul Ristori 5, per capire se c’è la giusta attenzione alla montagna, come promesso”.