All’indomani della frana sul Cervino, gli “addetti ai lavori” s’interrogano. E c’è chi, come il sindaco di Saint-Gervais Peillex, ipotizza di far pagare in anticipo il funerale agli alpinisti che si avventurano nelle zone sconsigliate dalle guide.
Tre gruppi di alpinisti che si trovavano a monte della frana, staccatasi nella zona della Testa del Leone (3.715 metri) saranno recuperati dall'elicottero una volta che avranno raggiunto la Capanna Carrel.
Il volo per raggiungere due scalatori polacchi, fermati sul Pic Tyndall dal maltempo (a quota 4mila metri) è andato a buon fine alle 5.30 di oggi, sabato 30 luglio. I due presentano una lieve ipotermia, ma non sono in condizioni preoccupanti.
Sono Arnaud Bosset (29 anni) e Thomas Luis Ricard (45), entrambi residenti in Svizzera, i due scalatori trovati senza vita sotto la Cresta del Leone, a 3.100 metri. Avevano prenotato per sabato il pernottamento alla Capanna Carrel.
Gianni Odisio, 60 anni, affrontando un tratto di fuori pista è scivolato in un corso d’acqua creato dallo scioglimento della neve, restando incastrato sotto il manto. Le operazioni per liberarlo hanno richiesto quasi un’ora.
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 23 gennaio attorno alle ore 14. La vittima, di nazionalità spagnola, è improvvisamente caduto, finendo una ventina di metri sotto la pista che stava percorrendo.
E’ accaduto ieri, venerdì 17 dicembre, sul versante elvetico della montagna. La vittima, uno svizzero residente nel cantone di Berna, era con altri cinque compagni ed un maestro, di ritorno da Cervinia in fuoripista.
L’incidente, sul versante elvetico della montagna, è avvenuto attorno a mezzogiorno di ieri, martedì 19 ottobre. Gli alpinisti, entrambi svizzeri di 24 e 25 anni, erano a circa 4.140 metri di altitudine, quando sono caduti, riportando i traumi fatali.
E’ di nazionalità tedesca: i tecnici lo hanno estratto e trasportato in ospedale, dove gli è stato diagnosticato un serio politrauma. Nelle altre missioni di oggi, gli elicotteri sono stati nuovamente sul Bianco e altre due volte sul Cervino.
L'uomo, un polacco residente in Germania, stava scendendo con un amico dal rifugio “ Hörnli”, quando è scivolato sul sentiero innevato, precipitando per circa 300 metri. Trasportato in ospedale a Berna, è spirato il giorno dopo.
Il distacco nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 21 agosto, sotto il colle del Leone (a 3.581 metri). Circa venti degli scalatori recuperati erano alla capanna Carrel (a 3.830 metri), mentre gli altri erano più in alto.
Si tratta di un sudcoreano, che era con due amici. Il gruppo aveva raggiunto il rifugio “Hörnlihutte”, poi lasciato per una ricognizione, quando è sopraggiunto il maltempo. Dopo la notte all’addiaccio, l’incidente durante uno spostamento.
Si tratta di un 24enne britannico, che nelle prime ore di oggi, lunedì 3 giugno, scendeva lungo la cresta dell'Hörnli, assieme a due compagni. Una roccia staccatasi repentinamente lo ha colpito, facendolo precipitare.
Il video pubblicato dall’alpinista di Valtournenche sul suo profilo Facebook ha generato centinaia di commenti: di apprezzamento, ma anche di critica per l’eccesso di “disinvoltura” nella salita. E voi cosa ne pensate?