Qualità dell’aria, nel 2024 nichel in aumento ad Aosta. È riconducibile alla Cogne acciai speciali

A dirlo l’Arpa. Dal report emerge una qualità dell’aria complessivamente buona nel 2024. Diverso per il nichel, che sale ad Aosta e che è “oggetto di particolare approfondimento nell’istruttoria tecnica di rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento Cogne”.
Buona la qualità dell’aria ad ottobre, bassa l’influenza dell’aerosol dalla Pianura padana

È quanto emerge dal report di monitoraggio dell’Arpa Valle d’Aosta per ottobre 2025. Valori sui quali non ha influito, almeno non in maniera preoccupante, l’aerosol proveniente dalla Pianura Padana riscontrato attorno alla metà del mese scorso.
L’Arpa Valle d’Aosta ha un nuovo “occhio” puntato sul cielo della Valle d’Aosta

Si chiama “Pandora” ed è un sofisticato spettrofotometro sviluppato dalla NASA. Servirà a seguire il sole durante il giorno e la luna durante la notte per analizzare la loro luce e rivelare la presenza e la quantità degli inquinanti presenti nell’atmosfera terrestre.
Qualità dell’aria, ad agosto sono saliti i valori delle polveri sottili

A dirlo è l’Arpa VdA, che spiega: “la nostra regione è stata interessata dall’arrivo di masse d’aria cariche di polveri provenienti dal Sahara e dalla Pianura Padana che hanno determinato un aumento delle concentrazioni di particolato in tutte le stazioni della rete”.
L’impatto degli incendi in Canada sulla qualità dell’aria: picchi di polveri sottili a giugno

Nel suo report, l’Arpa VdA spiega che i valori medi di concentrazione di Pm10 e di Pm2.5 “sono superiori a quelle del mese di maggio e a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti. Questo è dovuto all’influenza dei fumi generati dagli incendi dei boschi in Canada”.
Da Roma 5 milioni di euro per migliorare la qualità dell’aria

Il finanziamento previsto nell’ambito di un accordo siglato fra la regione e il Ministero dell’Ambiente.
Polveri sottili, a gennaio altri tre superamenti dei valori Pm10 a Étroubles

Il dato – dopo i sei superamenti dei valori di Pm10 di dicembre – emerge dal report Arpa sulla Qualità dell’aria. Il motivo è “il risollevamento di polvere stradale da parte degli automezzi”, spiega l’Agenzia che segnala, comunque, come non ci siano criticità.
Qualità dell’aria, a dicembre sei superamenti dei valori delle polveri sottili ad Étroubles

Il dato emerge dal report di Arpa VdA, che fa un’ipotesi sui superamenti di Pm10 dovuti al risollevamento di polveri da parte dei mezzi pesanti per la salatura delle strade e alle condizioni meteo particolarmente secche.
La qualità dell’aria nel 2023 è stata buona. Ma il problema rimane l’ozono

Il dato emerge dal rapporto sintetico sulla qualità dell’aria in Valle d’Aosta redatto dall’Arpa. Nel 2023 sono stati rilevati superamenti del valore obiettivo dell’ozono per la protezione della salute umana a Donnas e Aosta e per la protezione della vegetazione a La Thuile.
Con il Fréjus chiuso ai tir la qualità dell’aria a Courmayeur è peggiorata

Nei giorni in cui i mezzi pesanti si sono riversati verso il Monte Bianco, l’Arpa della Valle d’Aosta ha registrato, attraverso la stazione situata ad Entrèves, “un impatto importante sulle concentrazioni di biossido d’azoto”.
La qualità dell’aria a luglio: elevato l’ozono, diversi i superamenti dei limiti in Valle

A segnalarlo, nel suo report mensile, è l’Arpa Valle d’Aosta. Nel dettaglio, a luglio sono risultati 14 superamenti a Pont-Saint-Martin, mentre nella città di Aosta sono stati cinque nella stazione di rilevamento di via Liconi. Nella media del periodo, e ampiamente sotto i limiti normativi, Pm10, Pm2.5 e biossido di azoto.
Com’è stata la qualità dell’aria in Valle d’Aosta nel 2022?

Dal rapporto sintetico sulla Qualità dell’aria stilato da Arpa emerge che l’aria nel 2022 è stata “complessivamente buona”. Alcuni dati di confronto oscillano – dopo un 2019 dal meteo peculiare ed un 2020 influenzato dalle restrizioni dovute alla pandemia -, con nel mirino l’ozono, l’inquinante “critico”.
Ozono, sforata in bassa Valle la soglia di rischio per la salute

Non accadeva dal 2019. Il superamento, il primo di quest’anno, è avvenuto giovedì scorso, 21 luglio, tra le 14 e le 21 a Donnas e Pont-Saint-Martin. Può causare asma, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.
La qualità dell’aria in Valle d’Aosta nel 2021 è stata molto buona

A dirlo è l’Arpa Valle d’Aosta, nel suo report sulla qualità dell’aria. I livelli degli inquinanti e delle polveri sottili sono rimasti tutti sotto i limiti normativi a parte l’ozono, per il quale si conferma il superamento dell’obiettivo a lungo termine come negli scorsi anni.
A febbraio la qualità dell’aria in Valle è migliorata

Nel suo report l’Arpa Valle d’Aosta spiega che la qualità dell’aria nel mese di scorso “è stata complessivamente buona”. Le temperature miti e l’assenza di precipitazioni sono state compensate da diversi giorni nei quali il vento ha “ripulito” l’aria abbassando i valori di concentrazione degli inquinanti.
Molto sole e poco vento, a gennaio si alzano i valori delle polveri sottili

In questo mese – spiega Arpa VdA -, per otto giorni a Pont-Saint-Martin e uno ad Aosta è stato superato il limite giornaliero di Pm10 di 50 µg/m³. Dalla serata di ieri, 27 gennaio, il Föhn ha però iniziato a “ripulire” l’aria della regione, con una riduzione degli inquinanti.