Rete Civica: “ora un governo con l’apporto di 5 Stelle e Pd”

Questo l'auspicio del movimento che in Consiglio Valle esprime gli eletti Bertin e Minelli. E attacca la Lega: "Atto grave ed irresponsabile".
Rete Civica, i consiglieri regionali Chiara Minelli e Alberto Bertin. Al centro il consigliere comunale di Aosta Loris Sartore
Politica

Scelta irresponsabile della Lega, e un’apertura ad un Governo MoVimento 5 stelle – Partito democratico.

Nella “bagarre” della crisi politica romana, e in pieno secondo giorno di consultazioni tra i gruppi parlamentari e il Capo di Stato Mattarella, Rete Civica – il movimento che in Consiglio regionale esprime gli eletti Bertine Minelli – vede con favore un esecutivo “giallorosso” tra pentastellati e dem, e di fatto appoggia la posizione espressa ieri dal senatore valdostano Albert Lanièce.

“La decisione della Lega di Salvini di abbandonare l’alleanza di Governo – scrive infatti Rete Civica in una nota –, nella speranza di poter correre precipitosamente verso nuove elezioni politiche ad un anno di distanza dal rinnovo del Parlamento e alla vigilia di scelte importanti di manovra economica e finanziaria, rappresenta un atto grave ed irresponsabile. La Lega a livello nazionale, così come ha tentato di fare a giugno in Valle d’Aosta, spera di capitalizzare i supposti consensi dei sondaggi per il proprio partito, anteponendoli agli interessi degli italiani, senza valutare le pesanti conseguenze sull’intera società che deriverebbero dall’inevitabile aumento dell’Iva, dall’esercizio provvisorio, dalla rinnovata crisi economica che si verificherebbe”.

Anatema scagliato anche da Rc sulla condotta del Carroccio: “Dai comportamenti della Lega emerge un atteggiamento che non rispetta le istituzioni democratiche, che non evidenzia consapevolezza nei confronti dei problemi da affrontare, che si caratterizza per proposte demagogiche e atteggiamenti inaccettabili. La richiesta di ‘pieni poteri’, l’insofferenza per il dissenso, le ombre sui rapporti internazionali, le politiche disumane sui migranti, la mancanza di senso dello Stato e di laicità sono la cronaca estiva di una azione politica preoccupante e scorretta”.

Condotta che dovrebbe, spiega ancora il movimento, mettere in moto un meccanismo. E infatti “ritiene – si legge ancora – che da parte delle forze democratiche, europeiste, ambientaliste e autonomiste ci debba essere una azione comune per contrastarli efficacemente, sia a livello nazionale che regionale”.

Sì al governo “giallorosso”

“Ci auguriamo che nasca ora un governo con l’apporto del M5Stelle, del Pd, di Leu e degli autonomisti presenti in Parlamento – scrivono ancora nel comunicato gli esponenti di Rete Civica –. Ogni sforzo deve essere fatto per una convergenza su un programma che consenta di affrontare efficacemente i problemi economici, finanziari ed istituzionali che il Paese si trova di fronte”.

Un esempio da portare nei Palazzi romani il movimento di Bertin e Minelli lo trova proprio a livello locale, e lo mette nero su bianco: “In Valle d’Aosta Rete Civica – chiude la nota –, di fronte alla crisi di giugno ed alla invocazione leghista di scioglimento del Consiglio regionale, ha risposto proponendo e sottoscrivendo una intesa con le forze autonomiste per realizzare atti e provvedimenti importanti in Consiglio regionale. Non è stata una scelta facile, ma crediamo che le vicende dell’ultimo mese confermino la validità di tale impostazione, che intendiamo perseguire con la massima determinazione”.

0 risposte

  1. Non è stata una scelta facile fare da stampella…conti alla mano avete evitato di perdere 200 mila euro di stipendi. State zitti che fate più bella figura..

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