Inserita che fu la Valle d’Aosta tra le cosiddette “zone rosse”, dopo l’ordinanza del 4 novembre firmata dal Ministro della Salute Speranza è necessario, per Aosta, “agire sin da subito a livello comunale fornendo un aiuto concreto a tutte quelle categorie che contribuiscono a rendere vivo il tessuto economico della nostra città”.
A chiederlo è il gruppo consiliare della Lega Vallée d’Aoste – formato da Sergio Togni, Bruno Giordano e Sylvie Spirli –, “in attesa dei tanto promessi ‘ristori”’ che dovrebbero arrivare dal Governo nazionale”.
Visto che “bar, ristoranti ed esercizi commerciali della città di Aosta sono stati costretti a chiudere andando incontro a ingenti perdite di fatturato”, scrive il “Carroccio”, così come le attività essenziali rimaste aperte che “stanno registrando una notevole riduzione di clientela e, di conseguenza, una riduzione degli incassi giornalieri causata dal nuovo lockdown” la richiesta è quella – rivolta alla Giunta comunale – di attivarsi al più presto per “sospendere il pagamento delle zone blu della città, come già fatto durante il precedente lockdown”.
Non solo: “Chiediamo inoltre – prosegue la nota della Lega – che l’Amministrazione comunale faccia quanto possibile per sospendere il pagamento delle imposte comunali (IMU, TARI, imposta di soggiorno, ICP) per tutte quelle attività che sono state costrette ad abbassare la saracinesca”.
“I nostri imprenditori – chiude il comunicato – hanno bisogno di risposte immediate altrimenti molte delle saracinesche che oggi sono abbassate non verranno mai più rialzate”.