Il Dna di Salvatore Agostino (61 anni), uno dei quattro indagati nel fascicolo per l’omicidio di Giuliano Gilardi, riaperto lo scorso aprile dalla Procura della Repubblica, è compatibile con quello estratto sul chewing-gum trovato nell’abitazione della vittima all’epoca del delitto, risalente al 27 dicembre 2011. Lo indica la perizia svolta nell’ambito dell’incidente probatorio disposto ad inizio novembre dal Gip del Tribunale di Aosta, che sarà esaminata in udienza il prossimo 2 febbraio.
L’accertamento tecnico, curato da una genetista torinese, non ha invece individuato la corrispondenza del Dna di Agostino con quello su altri reperti rinvenuti, al tempo, sulla scena del crimine. L’uomo, noto alle forze dell’ordine per essere stato arrestato in passato per delle rapine e condannato per tentata estorsione ad un imprenditore, è difeso dall’avvocato aostano Gianfranco Sapia del foro di Aosta e si è sempre dichiarato estraneo al delitto.
Con l’ipotesi di concorso in omicidio aggravato, assieme ad Agostino, sono stati iscritti nel registro degli indagati la donna che allora era vicina alla vittima, Cinzia Guizzetti, e il suo ex marito Armando Mammoliti, oltre al pregiudicato Domenico Mammoliti, 34 anni (già coinvolto nelle operazioni “Hybris” e “Home Delivery”). Il Dna estratto sulla gomma da masticare era risultato appartenere ad un uomo e, nelle indagini seguite all’uccisione, dieci anni fa, vennero eseguite 160 comparazioni, tra le quali quelle dei due Mammoliti, che si conclusero però senza esito.
Per questo, l’accertamento effettuato nell’ambito dell’attuale incidente probatorio ha riguardato esclusivamente Agostino. L’inchiesta condotta all’indomani della morte di Gilardi, ammazzato a coltellate, era stata archiviata nel 2014. L’unica indagata fu Guizzetti, ma non vennero raggiunte prove rilevanti a suo carico e l’inchiesta si chiuse senza addebiti di responsabilità. Il “cold case” è stato riaperto l’anno scorso, a seguito di quanto emerso da un’annotazione dei Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent giunta in Procura.
Elementi che gli inquirenti hanno ritenuto di consistenza utile ad ipotizzare il concorso degli odierni indagati nell’omicidio. Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore capo Paolo Fortuna ai sostituti Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi. Sono state le difese dei quattro attuali implicati a chiedere al Gip l’incidente probatorio sul Dna. Il risultato è ora disponibile alle parti e la partita tra Procura e difese (che hanno nominato vari consulenti tecnici di parte) continuerà dinanzi al giudice tra pochi giorni, ad inizio febbraio.
Una risposta
Vorrei sapere il risultato delle indagini, specialmente quello di Cinzia Guizzetti (e’ mia cugina), la ringrazio in anticipo.
Sono residente a Melbourne in Australia dal 1961, sono della classe 1948.