Inevitabilmente, forse. Il 25 aprile di quest’anno è un’Anniversario della liberazione che vede le iniziative, le associazioni e la gente tornare in piazza, così lontano dalle ricorrenze deserte – e surreali – degli ultimi due anni. Non è però un 25 aprile sereno, con la guerra ad est, in Ucraina, a riflettersi nei discorsi dei partiti e dei movimenti politici.
Lavevaz: “Il 25 aprile significa rinnovare l’impegno a trovare la strada per la pace”
Per il Presidente della Regione Erik Lavevaz “il 77° anniversario della Liberazione assume un significato particolare, impregnato di un forte valore politico e civile. Celebrare il 25 aprile significa rinnovare l’impegno a trovare la strada per la pace, confermando le affermazioni della Costituzione verso il rifiuto della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Lo sguardo non può che rivolgersi verso la deprecabile aggressione russa all’Ucraina, che mette alla prova quei valori conquistati proprio attraverso la Resistenza”.
Lanièce: “Oggi come allora no all’oppressione dei popoli”
“Resistenti, oggi come allora, significa dire no all’oppressione dei popoli, no a neo-nazionalismi, sì alla democrazia, alla libertà di autodeterminazione di ogni Paese”. Così, con allegata una foto del 25 aprile in piazza Chanoux, il senatore Albert Lanièce, celebra l’Anniversario della liberazione via social. Parole alle quali aggiunge, in francese, “Sur ces principes se base notre Constitution et notre Status Spécial de l’Autonomie valdôtaine”.
Union Valdôtaine, un 25 aprile nel ricordo di Corrado Gex, Oreste Marcoz e Germano Ollietti
L’Union Valdôtaine chiama invece “tutti i valdostani a ripensare in questo 25 aprile 2022 ai grandi e nobili ideali della Resistenza valdostana a cui dobbiamo costantemente ispirare la nostra azione”. L’Uv, però, si sofferma anche su un altro ricordo, quello di “un altro figlio, tragicamente scomparso, che, nella sua attività politica, sono stati nutriti da questi stessi ideali”.
Il 25 aprile, infatti, è anche l’anniversario della morte di Corrado Gex, nel 1966, “un giovane che ha sempre lavorato per allargare la visione regionalista in una politica federalista – scrive ancora il Mouvement -. Questa dottrina politica, sociale, economica, estremamente più flessibile, più adatta alle diverse esigenze sociali e anche più tollerante che, diceva, potrebbe segnare nell’Europa di oggi e di domani un’era di lavoro costruttivo, prosperità materiale e spirituale, di pace e libertà”.
Ieri, 24 aprile, l’Uv ricordava anche un altro anniversario: “Esattamente cinquant’anni fa l’avvocato Oreste Marcoz e il notaio Germano Ollietti morirono in un incidente stradale”. Marcoz, eletto Consigliere regionale nella lista dell’Union nel 1959, fu Presidente della Giunta dal 1959 al 1963 e Presidente del Consiglio dal 1963 al 1966. Nel 1970 viene eletto Sindaco di Aosta, il primo unionista nella storia della città”. Alle Elezioni politiche del 7 e 8 maggio 1972, a pochi giorni dalla morte, i valdostani votano comunque Marco e Ollietti per il Parlamento che, per l’Uv, rappresenta “la dimostrazione della stima dei valdostani”.
Pour l’Autonomie: “Il pensiero a chi lotta strenuamente contro un nemico che minaccia confini e sopravvivenza”
“Il 25 aprile del 1945 l’Italia si liberava definitivamente dal peso del governo fascista e dall’oppressione dell’occupazione nazista, grazie alle energie e alla determinazione delle donne e degli uomini che parteciparono alla lotta di Resistenza, rischiando la propria incolumità e sacrificando talvolta la vita per un ideale supremo di libertà. Tre giorni dopo i partigiani valdostani entravano ad Aosta dopo circa 20 mesi di intensa attività condotta tra le nostre montagne”.
Così Aldo Di Marco, presidente di Pour l’Autonomie, ricorda il 25 aprile, ma soprattutto il suo valore trasportato al giorno d’oggi: “Dopo 77 anni da quegli eventi, riteniamo che ad oggi sia quanto mai attuale celebrare il coraggio dimostrato dai nostri corregionali nell’opporsi al nazi-fascismo difendendo la cultura e le specificità linguistiche del nostro territorio, e al contempo onorare una data il cui significato storico risuona di tutta la forza viva e vibrante di quei giorni convulsi in cui vennero poste le basi della nostra identità autonomista. I principi in cui oggi ci riconosciamo sono intessuti strettamente con la nostra storia di piccola Regione transfrontaliera, il cui popolo ha saputo perseguire tenacemente gli alti ideali di libertà ed autodeterminazione che hanno trovato il loro compimento nello Statuto Speciale promulgato il 26 febbraio 1948. L’imperativo è quindi festeggiare in modo attivo e partecipativo questa ricorrenza per continuare a rinnovare la memoria di quegli avvenimenti e il ruolo centrale dei nostri valori autonomisti, democratici e antifascisti soprattutto nelle nuove generazioni, affinché se ne facciano portatrici e interpreti”.
Con uno sguardo rivolto ad est, ma non solo: “Proprio in questa giornata simbolo della vittoria dell’eroismo sull’atrocità, e del patriottismo sul totalitarismo – chiude Di Marco -, dedichiamo il nostro pensiero e le nostre riflessioni a tutti quei popoli che in questo momento e in tutte le parti del mondo stanno lottando strenuamente contro un nemico che ne minaccia i confini e la sopravvivenza”.
Fp-Pd: “Libertà e democrazia da difendere e custodire ogni giorno”
“Torniamo finalmente a festeggiare in presenza l’Anniversario della Liberazione, nei tanti appuntamenti programmati in Valle d’Aosta e nel resto d’Italia – spiegano i Consiglieri del gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico -. In questo giorno ricordiamo la fine di quel tragico periodo storico, martoriato dalla dittatura e dagli orrori nazi-fascisti e i partigiani e le partigiane, che arrivarono a sacrificare la loro vita per donarci la libertà e la democrazia. Libertà e democrazia che dobbiamo difendere e custodire ogni giorno. Va ricordata ai giovani l’importanza del valore di questa giornata, per dire no al riemergere di nazionalismi, gesti, simboli e linguaggi esplicitamente razzisti”
“Ancora una volta diciamo il nostro secco no alla violenza e alla guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali – concludono i Consiglieri Fp-Pd -. Invitiamo tutti a partecipare alle manifestazioni in qualità di cittadini responsabili e a coltivare quotidianamente i valori presenti nella nostra Costituzione quali la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà e l’antifascismo. In opposizione ai nuovi fascismi, alle dittature e alla guerra, nel rispetto dei valori di tolleranza e pace che sono alla base dell’integrazione Europea”.
Pcp, una passeggiata commemorativa assieme ad alcuni ucraini
Il gruppo comunale di Aosta del Progetto civico progressista, ieri, 24 aprile, ha invece organizzato una passeggiata commemorativa con lo storico Paolo Momigliano Levi, iniziativa alla quale sono stati invitati anche alcune persone della comunità Ucraina, si legge in una nota, “per testimoniare la nostra vicinanza e l’augurio che presto, anche loro, possano festeggiare la data della liberazione e della Pace”.
“Lo scopo – spiega il gruppo Pop del Consiglio comunale – era quello di riflettere insieme proprio sulla genesi della Resistenza valdostana a partire da alcuni luoghi simbolo come lo stabile all’angolo tra via Frutaz e via Matteotti dove fu ucciso Emile Chanoux e sulle domande che la nostra storia pone a tutti noi nel tempo del ritorno della guerra in Europa”.