I milioni di euro stanziati dalla Regione a favore delle imprese per contrastare il caro energia “sono un contributo importante, sono però necessari interventi strutturali che favoriscano il mantenimento e la ripresa delle attività produttive”.
A scriverlo, in una nota, è Confagricoltura Valle d’Aosta, che sottolinea come “l’aumento dei costi energetici, unito ai danni prodotti dalla siccità costringerà a molte imprese a una scelta drammatica”.
“Le nostre imprese agricole di allevamento – dice infatti Morena Danna, coordinatrice di Confagricoltura VdA – sono costrette a scegliere se indebitarsi ulteriormente oppure vendere parte degli animali, perché costa troppo mantenerli in stalla”.
In questa situazione – evidenzia Confagricoltura – tutti gli aiuti sono utili, ma servono impegni straordinari, perché i contributi una tantum non sono più sufficienti.
“Le imprese agricole hanno bisogno di poter programmare con chiarezza l’attività – aggiunge Danna -: le mandrie non si possono ricostituire da un giorno all’altro e senza un sostegno concreto che aiuti gli allevamenti a superare questa difficoltà c’è il rischio di veder decimato il nostro patrimonio zootecnico regionale, con gravissime ripercussioni su tutta la filiera, in particolare per la produzione di formaggi di qualità del nostro territorio, Fontina in primis”.
Una risposta
Non se ne può più piantatela di lamentarvi sempre x qualsiasi cosa siete a piangere contributi avete rotto. . Tra un po’ chiedete contributi anke x il vento. Vi ricordo che la penalizzazione del covid la siccità, il prezzo carburante e l’energia è tutto il resto l’anno avuto tutti i settori di lavoro di ogni tipo ,vi ricordo che l’agricoltore non paga l,imu sulla prima casa non paga marche da bollo e tutto quello che gli viene dato eso in tasse e non viene neanche inserito nella dichiarazione dei redditi ,basta avete rotto..