Il cronoprogramma è rispettato. E, per quanto difficile fare di conto, i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea sono completati al 60 per cento circa. In proiezione, confermando le previsioni, quindi anche quelle che vedono la fine degli interventi per fine giugno 2026, con la riattivazione della tratta tra un anno esatto.
A spiegarlo oggi, durante un sopralluogo alla stazione di Aosta – che prosegue in questo momento lungo il resto della linea – l’ingegnere Gaetano Pitisci, referente di Rete ferroviaria italiana: “I lavori procedono regolarmente e non ci sono intoppi – ha detto –. Dei 2.400 blocchi di fondazione per i pali ne abbiamo già realizzati oltre mille. Ci sono tantissimi fronti di cantiere aperti, abbiamo i lavori alle stazioni di Hône-Bard e Nus, abbiamo le tre sottostazioni, due cavalcaferrovie in corso di realizzazione, soprattutto le opere propedeutiche, i lavori in galleria. Insomma, una linea in cui con tantissimi operatori, tantissime imprese, tra appaltatori e subappaltatori, stiamo lavorando per rispettare le tempistiche del cronoprogramma”.
Tra questi, anche la posa delle palificazioni: “Abbiamo già installato 250 pali – prosegue Pitisci –. Questa è un’attività che si fa quasi alla fine, comunque dei 2.400 pali ne abbiamo installati 250 e nei prossimi mesi vedremo questo numero crescere pian piano per seguire poi l’andamento della realizzazione dei blocchi in fondazione, in più avanzato stato di realizzazione”.
Poi la percentuale, sempre complicata da calcolare: “L’ultima volta ci siamo visti (era il 2 luglio 2025, ndr.), abbiamo detto che eravamo intorno al 50 per cento – dice ancora l’ingegnere –. Ora possiamo dire che ci aggiriamo intorno al 60 per cento. È un numero difficile da quantificare perché ci sono tante attività propedeutiche che vanno un po’ più a rilento, ma quando poi si è arrivati ad un certo punto procedono più velocemente”.
L’appuntamento per il sopralluogo era fissato di fronte alla sottostazione in via di realizzazione dove, un tempo, c’era l’ex dopolavoro ferroviario di Aosta. Pitisici spiega: “Questa è una delle tre sottostazioni che costituirà il cuore pulsante dell’elettrificazione. È in avanzato stato di realizzazione, le altre strutture sono praticamente ultimate. Nelle prossime settimane si procederà con le finiture, quindi le tamponature, gli intonaci, gli impianti e quant’altro per poi andare a reinstallare, alla fine, i trasformatori che consentiranno la trasformazione dell’energia in media tensione fornita da Deval nei 3 kilovolt, ovvero il voltaggio che utilizziamo nell’ambito ferroviario. Questa è una delle tre sottostazioni. Sono tre e diffuse su tutto il territorio, su tutta la tratta, a distanza di 20 chilometri l’una dall’altra”.
“Quest’estate avevamo visto questa zona in una fase di inizio costruzione – ha aggiunto l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy –. Oggi è più avanzata e questa stessa costruzione a Donnas è ormai completata. In seguito, inizieranno i lavori da parte di Deval per la fornitura dell’energia e l’installazione di tutte le attività necessarie per la fornitura energetica”.
I lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta-Ivrea? Sono circa al 50 per cento
2 luglio 2025
Un giorno di sopralluoghi per capire l’andamento dei lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea, gara da circa 79 milioni di euro, finanziati anche con i fondi del Pnrr.
Gli interventi, ha spiegato in un punto stampa organizzato al cantiere della stazione di Aosta l’ingegnere Gaetano Pitisci, referente di Rete ferroviaria italiana, “proseguono secondo le previsioni del programma dei lavori. Quindi, chiuderemo le attività dei lavori veri e propri nel mese di giugno 2026 per poi riattivare la linea ferroviaria nel mese di dicembre 2026, secondo le previsioni concordate con la Regione Valle d’Aosta”.
Il tecnico ha aggiunto: “L’intervento è completamente finanziato e le ditte coinvolte sono qualificate della bonifica del sistema di Rfi. Quindi, ci sono tutte le condizioni di contorno per poter concludere il lavoro nel miglior modo possibile e assolutamente nei tempi previsti”.
Lavori molto complessi, che vanno avanti in tempi e modi diversi. Ma, preso atto del rispetto delle scadenze – e quelle del Pnrr, nonostante la proroga a dicembre 2026, sono comunque stringenti –, la domanda che si pone è: è possibile quantificare, oggi, a che punto siamo?
Pitisci risponde: “C’è una fase preparatoria molto importante di cui bisogna tenere conto. Ma, per dare una risposta veritiera, potremmo dire che oggi siamo più o meno a metà del lavoro da fare. Lo testimoniano le tre sottostazioni che pian piano stanno emergendo, i tanti lavori che stiamo facendo nelle gallerie, i molti blocchi di fondazioni che stiamo realizzando. È ovvio che in questo momento non si vedono ancora tanti pali delle linee di contatto, ma questo perché, a monte, c’è stato tutto un lavoro preparatorio necessario fare. Quindi, sicuramente siamo a buon punto per raggiungere il traguardo prefissato”.
“È un cantiere molto diverso da quelli che siamo abituati a vedere – ha aggiunto l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy –. Qui, per una buona parte, il lavoro è quasi rimasto nascosto, come gli interventi realizzati nelle gallerie o quello di distribuzione dei plinti, così chiamati, per la messa in opera dei pali. Adesso, le opere si stanno cominciando a rivelare in maniera importante e tutta la fase precedente, che ha portato alla cantierizzazione successiva, sta dando risposta in termini di efficacia alle operazioni che si stanno facendo ora”.

E aggiunge: “Attualmente siamo a circa 500 plinti realizzati – sempre Bertschy –. Direi quindi che ciò che vediamo ci rassicura, anche perché sono veramente operazioni di grande portata. A Nus, ad esempio, è iniziato lo scavo per il sottopasso, uno scavo lato strada profondo più di quattro metri. Lì abbiamo potuto vedere che le cose avanzano, anche se ovviamente in maniera differenziata. La sottostazione di Donnas è quasi terminata e quella di Aosta inizia adesso, proprio perché sono i lavori sono distribuiti per essere portati avanti in tutti i cantieri nella maniera migliore possibile”.
Alcuni scatti del sopralluogo di oggi
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea – Foto Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
La fine dei lavori di elettrificazione della ferrovia Aosta-Ivrea è confermata per giugno 2026
20 marzo 2025

Nessun ostacolo significativo, almeno per ora. Quindi, i lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea procedono secondo il cronoprogramma. Con la fine, quindi, nel mesi di giugno del 2026.
Il dato è emerso dopo un sopralluogo sull’intera linea di ieri – mercoledì 19 marzo – da parte dell’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy per monitorare lo stato di avanzamento dei vari cantieri che porteranno all’elettrificazione della tratta. Assieme a Bertschy, erano presenti anche la dirigente della struttura regionale Traporto pubblico Laura Obert, i responsabili della Rete Ferroviaria italiana, quelli della ItalFerr e dell’impresa Luigi Notari che sta realizzando i lavori.
I cantieri sono al lavoro sia verso sud, lato Piemonte, dove si procede con la realizzazione delle gabbie per la posa dei plinti, la gettata dei plinti su cui andranno montati i 2.400 pali della linea elettrica.
Operativi anche i cantieri in Valle, dove gli interventi sono mirati al consolidamento delle opere civili. In particolare – fanno sapere dall’Assessorato –, si procede all’adeguamento delle gallerie, necessario per consentire il conseguente abbassamento dei binari, di alcuni ponti, viadotti e strutture interferenti.
In parallelo, si lavora alla realizzazione delle sottostazioni elettriche e al restyling delle stazioni di Hône-Bard e di Nus. Numerosi, poi, gli interventi in corso di realizzazione da parte delle quattro ditte assegnatarie che vedono impegnati circa 70 operatori che nelle prossime settimane, in virtù dell’avanzamento dei lavori, arriveranno a circa 120, distribuiti sull’intero cantiere.
Il cantiere ha una lunghezza di 66 chilometri su cui sono utilizzati macchinari particolari che richiedono l’impiego di competenze specifiche. È, nel frattempo, iniziato il posizionamento dei plinti di fondazione dalla stazione di Ivrea e al momento ha raggiunto la stazione di Settimo Tavagnasco.
Il costo dell’intervento è di 140 milioni euro finanziati con risorse Pnrr.
Al momento – dicono dalla Regione –, “il cronoprogramma risulta rispettato e nella primavera 2026, che vedrà la conclusione dei lavori delle tre sottostazioni di Aosta, Châtillon e Donnas, si avrà una prima verifica. Il termine dei lavori, come noto a tutti, resta fissato per giugno 2026 a cui seguirà una fase di collaudo per poi chiudere a fine anno le procedure per la riapertura della linea”.
“Dall’insediamento del cantiere per l’elettrificazione abbiamo dato vita ad una continua interazione con Rfi per verificare l’avanzamento dei lavori – spiega l’assessore Bertschy –. Nel 2025 questa attività sarà intensificata anche attraverso sopralluoghi come quello svolto mercoledì 19 marzo, con l’obiettivo di verificare l’avanzamento dei cantieri, il monitoraggio del cronoprogramma, dare informazioni e documentare quello che si sta realizzando”.
Non solo: “La verifica nei cantieri e il confronto con i responsabili di Rfi e Italferr e con l’impresa sono anche necessari per comprendere pienamente come è organizzato questo gigantesco e complesso cantiere – chiude l’Assessore –. È un’opera che vede impegnati molti lavoratori che rappresentano differenti competenze e professionalità che operano con l’impegno concreto di chiudere i lavori secondo la scadenza ipotizzata. Il rispetto del cronoprogramma è stato confermato e al momento non si intravedono ostacoli importanti che possano impedire la chiusura del cantiere nel termine previsto”.
Nel frattempo, come testimonia il video postato sul gruppo Facebook Ferrovie.Info, il primo ETR814, il convoglio elettrico che servirà la linea valdostana, prodotto dalla Svizzera Stadler, è transitato in questi giorni a Treviso Centrale e prosegue il periodo di test propedeutico all’immissione in servizio.












6 risposte
E del tratto Aosta/Pre-Saint-Didier nessun cambiamento previsto?
Credo che non occorra andare in Svizzera per capire come una tratta possa essere valorizzata x un turismo sostenibile;
anche in Italia ci sono linee di questo genere.
Bisogna riconoscere che i politici valdostani non sostengano la via ecologica e la valorizzazione del territorio.
la riapertura non doveva essere a fine lavori, quindi giugno 2026. come mai questo slittamento a dicembre?
Ma quindi nemmeno a giugno 2026 verrà riaperta la linea, si va al 2027. Per me è di una scomodità unica…
In buon italiano, non si dice restyling (lasciamolo dire agli “yankee”) ma ristrutturazione (rinnovo, rifacimento.. ecc.)
Grazie per l’appunto.
Saluti,
LV
Neanche in USA definirebbero restyling un cantiere di questa portata. Perché far finta di parlare una lingua che non si conosce abbastanza?