In piazza Deffeyes la protesta silenziosa dei Forestali e dei Vigili del Fuoco
Si sono presentati puntuali alle 9 di questa mattina, mercoledì 20 aprile, sotto Palazzo regionale. Un centinaio di forestali e vigili del fuoco stanno manifestando silenziosamente nella giornata di sciopero proclamata dai sindacati. “Il silenzio è d’oro a noi bastano i fatti” la scritta che accompagna molti dei cartelli portati dai manifestanti. Alle 10 circa una delegazione dei due “corpi” è stata ricevuta dal presidente della Regione Lavevaz, dal vice Bertschy, dall’Assessore all’agricoltura Sapinet e dall’Assessore alle finanze Marzi. Presenti all’incontro anche alcuni capigruppo del Consiglio regionale. La protesta era stata organizzata in concomitanza con l’adunanza dell’Assemblea regionale, poi slittata alla prossima settimana.
Lo sciopero, il primo nella storia dei forestali e dei vigili del fuoco, è mosso dalle stesse ragioni. A pesare sulla decisione di organizzare la protesta, spiegavano ieri i sindacati, è stato il perdurare dell’inerzia dell’Amministrazione regionale: le richieste portate avanti da anni continuano a rimanere senza risposta.
Tra le istanze avanzate da Franco Trèves, forestale del Savt, l’allineamento dell’indennità di ordine pubblico con quella delle forze di polizia e dei carabinieri e la revisione della legge legge regionale 2002, n.12 in materia di personale forestale. Tra le questioni sorte, anche quella della carenza del personale, un problema che affligge sia il Corpo forestale che i Vigili del fuoco. “Negli ultimi quattro anni la situazione è peggiorata, attualmente il Corpo forestale ha un terzo della forza lavorativa necessaria” ha spiegato Trèves, “di questo passo le stazioni forestali rischiano di chiudere”. Tale carenza, riscontrata da entrambi i Corpi, comporta una riduzione della qualità del servizio per la comunità, nonché un problema per la sicurezza dell’ambiente e dei cittadini. Come ha evidenziato Roberto Uva, vigile del fuoco del Conapo (sindacato autonomo dei Vigili del fuoco), questo genera la conseguente impossibilità di richiedere ferie e la necessità di continui straordinari.
Inoltre, entrambi i Corpi richiedono la risoluzione dei problemi contrattuali e l’equiparazione previdenziale con i colleghi italiani e con le forze di polizia e dei carabinieri. Nonostante i requisiti psicofisici richiesti siano i medesimi, in Valle d’Aosta non esiste un regime previdenziale agevolato e l’età pensionistica nella nostra regione è più alta.
Le soluzioni avanzate da Giuseppe Vona, vigile del fuoco della Cgil, sono ad oggi essenzialmente due: l’istituzione di un comparto di soccorso e sicurezza, poiché attualmente nel comparto unico alcune problematiche non si possono risolvere, e l’allineamento previdenziale, attraverso una norma, con gli omologhi corpi statali. “Se domani (Nda oggi) non otterremo niente, si andrà avanti a oltranza” ha concluso Giuseppe Vona.