Dopo una giornata, quella di ieri, senza risposte, il sindacato Conapo Valle d’Aosta chiede con fermezza il rientro nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. In una lunga nota diffusa nella serata di mercoledì 6 agosto, il sindacato accusa la Regione di aver disatteso gli impegni assunti nel corso degli ultimi anni e di aver “fallito nella gestione del Corpo valdostano”.
“Dopo 25 anni, siamo stanchi di bugie, promesse, tavoli tecnici che non portano a nulla. Basta scuse, la misura è colma. Vogliamo il rientro nel Corpo nazionale. Subito”, si legge nella nota.
Il sindacato ripercorre le tappe dalla regionalizzazione del servizio antincendi avvenuta a fine anni ’90, definita “un’operazione condotta con fretta e superficialità politica”. Secondo Conapo, in un quarto di secolo non sarebbe stato costruito “nulla di duraturo e rispettoso nei confronti dei Vigili del Fuoco”: la sede centrale è ospitata in “un prefabbricato indecente”, mentre i distaccamenti in alta e bassa Valle restano “inadeguati” o inesistenti.
Anche il distaccamento aeroportuale viene definito una “farsa”, con il servizio esternalizzato ma “non funzionante” e nessuna trasparenza nella gestione.
Conapo accusa la Regione di aver lasciato inalterato l’organico nonostante l’aumento delle funzioni e delle competenze del Corpo, e di aver “tradito” gli impegni assunti dopo il referendum del 2019, in cui il 97% dei lavoratori si era espresso a favore del ritorno nel Corpo nazionale.
“La promessa equiparazione è stata disattesa su tutta la linea: previdenziale, ordinamentale, economica”, scrive il sindacato, che lamenta il permanere di incertezze sulla previdenza, l’assenza di un contratto aggiornato, un ordinamento mai riformato e indennità definite “toppe temporanee”.
Anche il cronoprogramma voluto dalla Presidenza regionale – sottolinea la nota – è stato “disatteso dallo stesso Presidente”.
“La politica regionale ha esaurito ogni credibilità. – si conclude la nota – È il momento di voltare pagina. Pretendiamo azioni concrete a sostegno dei lavoratori che operano per la tutela dell’incolumità dei valdostani”.
Leggi ferme e nessun impegno politico: i sindacati chiedono chiarezza sulla riforma del comparto sicurezza
31 luglio
Nessuna risposta, nessun impegno. Si è conclusa con un nulla di fatto la prima riunione di “raffreddamento” fra Fp Cgil, Cisl Fp, Savt Fp e Conapo e la parte datoriale, convocata a seguito della proclamazione dello Stato di agitazione per Vigili del fuoco e Corpo forestale. Rimane sul tavolo la richiesta di convocazione di un Consiglio regionale straordinario, ma la parte tecnica, rappresentata da Valerio Segor, capo della Protezione civile regionale, non ha potuto prendersi alcun impegno. Riferirà alla politica, che però difficilmente tornerà indietro rispetto alla risposta già fornita ai sindacati nell’ultima seduta del Consiglio Valle di fine legislatura: non ci sono più i tempi tecnici per analizzare i due corposi articoli (Nda 200 articoli il Dl dei Vigili del fuoco, 80 quello dei Forestali).
“Abbiamo chiesto e continuiamo a ribadire la nostra richiesta, di avere un consiglio straordinario che valuti i due disegni di legge che sono rimasti in sospeso” dice all’uscita dall’incontro Eleine Krieger Garcia della Fp Cgil. “Lo stato di agitazione di oggi purtroppo non ha prodotto risultati positivi ancora e infatti l’abbiamo sospeso. Ci rivedremo poi la prossima settimana verificando se ci potranno essere le condizioni per chiuderlo o proseguire con la nostra azione sindacale.”
I sindacati invieranno ai movimenti politici un documento, che verrà illustrato domani in una conferenza stampa, chiedendo di assumersi un impegno.
“Visto che la parte presente oggi non si è presa nessun impegno da un punto di vista politico, perché il datore di lavoro rimane pur sempre un tecnico nella pubblica amministrazione. – spiega Mauro Cretier del Savt – chiederemo a tutte le forze politiche di darci dei tempi rispetto all’approvazione dei disegni di legge che sono comunque dovuti perché l’istituzione del comparto sicurezza prevedeva l’obbligo di legiferare in tal senso.”
“Vedremo quali saranno le risposte della politica – aggiunge Roberto Uva del Conapo – e da lì ci regoleremo anche sul nostro stato di agitazione”.
Vigili del fuoco e il Corpo forestale, Forza Italia chiede un Consiglio straordinario
29 luglio 2025
“Da anni la Giunta regionale promette a queste fondamentali categorie professionali l’approvazione di modifiche normative attese da tempo. Eppure, nonostante i disegni di legge siano pronti, vengono sistematicamente ignorati e lasciati chiusi nei cassetti del potere, senza alcuna volontà reale di discuterli e approvarli”. Così Forza Italia Vda nel denunciare il “grave e reiterato comportamento della maggioranza regionale” nei confronti dei Vigili del Fuoco e dei Forestali.
Parlando di “promesse al vento”, il Movimento chiede “con forza la convocazione immediata di un Consiglio regionale straordinario per l’approvazione di due leggi che non possono più attendere.”
Forza Italia ricorda inoltre come da anni solleciti “questa situazione con coerenza, determinazione e senso di responsabilità, in tutte le sedi e con ogni strumento a disposizione. Nel corso del tempo abbiamo presentato numerose iniziative, tutte ignorate dalla maggioranza. Anche nell’ultima seduta del Consiglio regionale avevamo presentato un question time per conoscere le ragioni per cui questi disegni di legge non fossero stati iscritti all’ordine del giorno, ma ci è stato incredibilmente impedito di discuterlo.”
Per i Vigili del fuoco ed il Corpo forestale valdostani è stato proclamato lo stato di agitazione
28 luglio
Dallo scorso 25 luglio, i Vigli del fuoco ed il Corpo forestale valdostani sono in stato di agitazione. A comunicarlo, in una nota, Fp Cgil, Cisl Fp, Savt Fp e Conapo.
Stando ai sindacati, la decisione si è resa necessaria del momento che i due disegni di legge sull’organizzazione e il funzionamento dei due corpi sono rimasti “privi di contenuti”, e “stati esclusi dalla discussione in Consiglio”.
“Per l’ennesima volta non sono state date risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, che aspettano da anni l’equiparazione delle loro condizioni a quelle dei loro colleghi e colleghe nazionali”, scrivono le parti sociali.
Che aggiungono: “Si è creato un contenitore vuoto, una Legge fine a se stessa, nonostante vi fosse stato un impegno formale da parte dell’amministrazione di portare a termine, entro la fine dell’attuale legislatura l’iter legislativo dal quale partire per la riorganizzazione e contrattazione specifica”.
“In sostanza – chiude la nota di Fp Cgil, Cisl Fp, Savt Fp e Conapo –, portare a termine l’iter legislativo, avrebbe potuto aggiungere un secondo tassello determinante per dare la giusta risposta a chi ogni giorno con abnegazione e impegno garantisce la sicurezza della nostra comunità e dell’ambiente”.
Vigili del fuoco e Corpo forestale, la Uil: “L’azione sindacale resti autonoma dai partiti”
26 luglio 2025

Rimasta finora a latere, la Uil Fpl Valle d’Aosta interviene sulle leggi regionali per l’attuazione del Comparto Soccorso e Sicurezza e relative al personale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale valdostano che slitteranno alla prossima legislatura.
Uil Fpl – si legge in una nota – “condivide lo stato di agitazione ma non le altre azioni ‘imposte’ da altre sigle sindacali”, spiegando di essere “stata esclusa dallo stato di agitazione”.
“Secondo quanto comunicato dalle altre organizzazioni sindacali di categoria, l’esclusione della Uil Fpl Valle d’Aosta è motivata dal mancato assenso all’ulteriore iniziativa da esse proposta di ‘richiedere un impegno’ rivolta a tutte le parti politiche, in vista della prossima legislatura, ad approvare le sopra citate leggi”, spiega ancora la nota.
Ma, si legge ancora, “sono ormai anni che ci si adopera per giungere all’approvazione di dette norme e nella primavera del corrente anno, dopo aver conferito un incarico esterno per valutare il lavoro concluso dal primo gruppo di lavoro istituito sotto la Presidenza Lavevaz, i disegni di legge erano pronti per le verifiche degli uffici ed il deposito in Commissione”.
Insomma, “pur condividendo l’urgenza e la necessità di portare a termine l’iter legislativo”, la Uil Fpl “ribadisce con fermezza che l’azione sindacale deve rimanere autonoma dalle dinamiche partitiche e concentrarsi sul raggiungimento di risultati concreti e tempestivi per i lavoratori interessati”.
Ergo – chiude la Uil – “subordinare la partecipazione ad uno stato di agitazione ad un vincolo politico, oltretutto in periodo di campagna elettorale e senza utilità alcuna, considerato soprattutto che per anni sono stati disattesi gli accordi presi, rappresenta un precedente grave e inaccettabile, che va a discapito dell’unità sindacale e, soprattutto, degli interessi del personale”.
Un’audizione in Consiglio?
Dopo il comunicato, arriva una nota di tutte le sigle sindacali riunite indirizzata al presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin e ai capigruppo. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Savt Fp e Conapo “Richiedono la possibilità di essere audite in Consiglio Valle, in merito alla mancata ammissione in seduta consiliare dei due disegni di legge regionale numeri 201 e 199, concernenti rispettivamente l’ordinamento e organizzazione del Corpo Forestale della Valle d’Aosta e del Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco”.
Ma non solo: “Informiamo le organizzazioni sindacali saranno presenti alle sedute consiliari sin tanto che non verranno audite“.
L’approvazione delle leggi su Vigili del fuoco e Corpo forestale slitta alla prossima legislatura
23 luglio 2025

Non c’è più il tempo per portare al voto i due disegni di legge sull’organizzazione e il funzionamento dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale. Questa mattina i sindacati sono stati auditi dalla Conferenza dei capigruppo e hanno formalmente chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario per approvare i due testi. “Era un impegno preso, chiediamo che venga rispettato, anche considerando il lungo lavoro di elaborazione che ha coinvolto tanti soggetti” spiega Claudio Albertinelli del Savt.
La richiesta è stata analizzata durante la sospensione dei lavori dalla Conferenza dei capigruppo, come riferito in aula dal Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, che però ha dovuto prendere atto della mancanza dei tempi tecnici per dar corso alla richiesta.
“A fronte di ciò, pur riconoscendo l’importanza dei due provvedimenti, la Conferenza ha considerato che non si tratta solo di trovare una data utile per riunire il Consiglio, ma di accompagnare con attenzione in Commissione consiliare l’esame di due testi corposi, articolati, altamente tecnici e che richiedono tempi adeguati di approfondimento. A fronte di quanto sopra, ha preso atto che non ci sono i tempi tecnici per poterli approvare prima della fine della Legislatura”.
Disegni di legge su forestali e Vigili del fuoco, i sindacati: “la politica sia responsabile”
15 luglio 2025
La riforma “risulta quindi clamorosamente monca e colpevolmente incompiuta in quanto non verrà raggiunto il tanto sospirato traguardo”. Per i sindacati, si è “di fronte alla mortificazione di un lungo percorso in cui sono state profuse innumerevoli energie per arrivare alla riforma dell’ordinamento e delle norme attinenti ai due corpi, che avrebbero finalmente colto la valenza funzionale ed il riconoscimento dell’elevato compito che i nostri Corpi garantiscono per la sicurezza ed il soccorso dei cittadini”.
Secondo le organizzazioni dei lavoratori, è “un’occasione mancata per rispondere più compiutamente alle istanze storiche di equiparazione economica, normativa/ordinamentale e previdenziale, ai Vigili del fuoco e al Corpo forestale rispetto a coloro che, nel resto del Paese, esercitano le loro stesse funzioni”.
Un impegno “disatteso”, perché “le due leggi dovevano essere approvate entro la legislatura, come da accordo formalizzato tra Governo regionale ed Organizzazioni sindacali”. In conclusione, scrivono Fp-Cgil, Savt-Fp, Cisl-Fp e Conapo, “non sta a noi decretare di chi siano le responsabilità, ma la Politica tutta si deve assumere immediatamente gli impegni ineludibili per proseguire il percorso di riforma normativa e previdenziale e dare il giusto esito anche con una convocazione straordinaria del Consiglio”.
“Di tutto ciò, quindi, – concludono i sindacati – chiediamo immediatamente riscontro alla Giunta ed al Consiglio Valle”.
Disegni di legge su Forestali e Vigili del fuoco, l’allarme di Cgil, Savt e Conapo
8 luglio 2025 – Ore 16.14

Attenzione, resta solo una seduta del Consiglio Valle per inserire all’ordine del giorno i disegni di legge, approvati nello scorso giugno dalla Giunta, relativi al Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco ed al Corpo forestale della Valle d’Aosta. L’allarme arriva dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fp-Savt e Conapo, che – per voce dei rispettivi segretari Eleine Krieger Garçia, Mauro Crétier e Roberto Uva – ricordano come, nell’anno in corso, “la delegazione trattante di parte pubblica e le organizzazioni sindacali di categoria si sono incontrate innumerevoli volte al fine di avere un testo concertato rispetto” alla disciplina relativa all’ordinamento e al funzionamento dei due Corpi.
Al riguardo, le tre sigle sindacali “invitano tutti i consiglieri regionali a mettere in campo ogni sforzo al fine di raggiungere l’obiettivo in questa legislatura”. Se così non fosse, “sarebbe veramente sconfortante ed umiliante aver lavorato con tutte le energie rispetto ad una disciplina indispensabile alla attività di tutti i giorni e doverla rimandare alla prossima legislatura con tutte le variabili che possono conseguirne”. Il comparto soccorso e sicurezza era stato istituito con la legge regionale 3 del 2024 e le norme di disciplina dei due corpi rappresentano il successivo passo attuativo.
8 risposte
Mi sembra che i cari pompieri ce lo stanno facendo a fette,se non sono contenti del loro lavoro possono sempre cambiare,é pieno di aziende che cercano manovali,camerieri,operai agricoli ecc. ecc.
Ad un mese dalle elezione curioso é come molti pseudo autonomisti CHEZ NOUS e certi comunisti di montagna, si affannino in improbabili initiative per tutelare forestali e pomp ieri.
Durante tutta la legislatura…. Il vostro mantra é stato: “RIEN FÂIRE ET LAISSEZ DIRE…. Pas Des problems.
Mi chiedo se non ci siano gli estremi per fare un Esposto all’ANAC riguardante voto di scambio tra le parti sindacali firmatarie di questa pagliacciata assieme a certi partiti valdostani.
Ben ha fatto la UIL a non cadere nel tranello.
A settembre questa maggioranza verrà spazzata via!!!!!
Credo che accadimenti come questo meritino una seria riflessione nel momento in cui si parla di Autonomia regionale.
Sono convinto assertore dell’idea federalista, quella per cui le decisioni vanno prese ai livelli più vicini al popolo e delegate solo laddove necessario ma :
– oltre alla tutela delle caratteristiche storiche e culturali,
– oltre alla sacrosanta tutela e al sacrosanto incremento del biliguismo,
– oltre alla competenza sui lavori pubblici,
– oltre alla tutela dell’agricoltura anche in quanto presidio del territorio,
se non si riesce a migliorare la vita dei cittadini l’Autonomia regionale che senso ha ?
Mi raccomando, votate nuovamente per questa armata brancaleone. E’ inutile lamentarsi se poi al momento del voto si ricasca sistematicamente nel tranellone UV + xyz
Renzo Testolin, Davide Sapinet e soci è ormai da tempo che stanno prendendo sistematicamente per i fondelli queste due categoria. Chi non vede questo, ha due fettone di mortadella sugli occhi.
E pensa che alcuni signori di quella maggioranza aveva cercato di replicare lo stesso modello per i docenti valdostani, trovando come scusa la non regionalizzazione del personale scolastico la causa delle non attuazione delle parti di Statuto che danno alla Valle d’Aosta autonomia nel reclutamento del personale e dei dirigenti scolastici senza dover aspettare i bandi nazionali. Invece di replicare in altri ambiti pubblici il modello gestionale fallimentare usato sui nostri Vigili del Fuoco, perché non copiare i modelli usati da Trento e Bolzano quando hanno regionalizzato il loro personale scolastico a partire dal 1972? Il modello “contratto base il CCNL nazionale aumentato e supportati da contratto integrativo regionale” intendo: mentre da noi i docenti hanno avuto un aumento di 190 euro lordi, da loro i 190 euro sono stati integrati con un aumento di ulteriori 800 euro l’ordi. Potremmo applicare questa tutte le nostre categorie pubbliche: docenti, Vigili del Fuoco, Forestali, ecc.
Speriamo non scoppi un incendio…
Più facile che ci saranno piccole sorprese tra la Foire d’été 2025 e la Saint Ours 2026…