Comune di Aosta, la maggioranza uscente a caccia di convergenze

I tempi sono stretti, e tra gli alleati del 2015 si cerca una sintesi. Per il Pd resta in piedi l'autocandidatura Centoz, che però fa storcere il naso dalle parti di Rete Civica. Per il Sindaco uscente, in caso di non riconferma, si profila un passo indietro.
Fulvio Centoz
Politica

L’autocandidatura dello scorso dicembre resta in piedi. A meno che, nel breve tempo che rimane, non si riesca a sciogliere il nodo – e i veti incrociati – che insistono sul Comune di Aosta, nella strana estate della doppia (tripla se contiamo il Referendum) campagna elettorale.

I tempi sono stretti ma l’attuale Sindaco del Capoluogo Fulvio Centoz è intenzionato a rimanere in corsa per un secondo mandato, senza cercare alternative o “salti di poltrona”.

Alla base del neonato “Progetto Civico Progressista”, che riunisce Rete Civica, Partito Democratico, Europa Verde, Possibile, Area Democratica-Gauche Autonomiste, c’è però voglia di “discontinuità”, o meglio di ripartire da zero e con nomi nuovi, almeno dalle parti di Rc. Difficile quindi dire se ci sarà posto per il Sindaco uscente.

Centoz, intanto, aspetta: “Sabato ci sarà l’Assemblea programmatica del Progetto civico progressista – spiega – e si cercherà di capire quali decisioni verranno prese. Al momento sono in attesa di risposte anch’io”.

Risposte già chiare, invece, su un’ipotesi di questi ultimi giorni: un “passo di lato” dell’attuale Sindaco di Aosta per agevolare le trattative, con quest’ultimo che finirebbe a correre per un posto in piazza Deffeyes.

Centoz però fuga ogni dubbio: “Anche volessi, e la cosa non mi ha mai interessato, non potrei candidarmi per il Consiglio regionale”. Infatti, per legge, il Primo cittadino di Aosta si sarebbe dovuto dimettere dalla sua carica a febbraio, quando cioè il Consiglio Valle è stato sciolto, per poter correre alle Regionali.

E unaexit strategynon c’è: “Se si vorrà continuare a darmi fiducia – prosegue Centoz – io ho già dato la mia disponibilità. Nel caso si decida di cambiare non è un problema, mi farò da parte”.

Decisione che significa, per lui, non essere neanche in lista: “Non trovo sia corretto per gli altri – spiega ancora – essere in Consiglio o magari in Giunta con un ex Sindaco, che conosce i meccanismi dell’Amministrazione e probabilmente ha idee diverse. Penso sia più corretto non esserci”.

Il dialogo tra Pd e gli alleati del 2015

Dopo cinque anni alla guida del Capoluogo, il Partito Democratico appoggia il Sindaco uscente: “La candidatura di Centoz – spiega la Segretaria dem Sara Timpano – nasce dalla sua disponibilità e dal fatto che i circoli di Aosta hanno avvallato questa ricandidatura. È l’unica candidatura del Partito Democratico, non ne esistono altre, avvallate dagli organi dirigenti”.

Nel frattempo, i movimenti continuano a studiarsi. Sull’incontro di ieri con le altre forze (Epav, Uv, Stella Alpina e Rete Civica) Timpano spiega come la volontà che emerge dalle interlocuzioni in corso sia quella di dar vita ad una coalizione, consapevoli delle maggiori chance di arrivare tutti uniti ad un ballottaggio. Il tentativo che verrà ora fatto non sarà semplicissimo: uscire dai “personalismi” e, soprattutto, dai veti incrociati.

Oltre a quello di Fulvio Centoz rimane comunque sul tavolo il ticket Gianni Nuti e Titti Forcellati candidati Sindaco e Vice. In assenza di proposte alternative, che dovranno in ogni caso arrivare a stretto giro, è possibile che a spuntarla siano quest’ultimi, nella logica di contrapposizione ad un altro nome della società civile uscito dalle scuderie della Lega, il candidato sindaco Sergio Togni.

Regionali, qualcosa si muove

Sfumato il tentativo di aggregare le varie forze autonomiste, sul fronte delle Regionali è da registrare la scelta a larga maggioranza della segreteria di Stella Alpina, di correre con Alliance Valdôtaine, Italia Viva ed il consigliere Giovanni Barocco.

La decisione andrà ora ratificata – già domani sera – dal Coordinamento regionale dell’Edelweiss. Da definire, però, restano ancora i contorni dell’altra possibile lista autonomista, che vede fra i promotori VdA Ensemble e Mouv’.

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