Consiglio Valle, spostate le Regionali si lavora per una nuova Giunta

Rete civica e Stella Alpina chiedono di ricostituire una Giunta in grado di operare pienamente, possibilmente bipartisan. Opzione praticabile anche per il M5s che vorrebbe però un'integrazione con figure tecniche. Cauta la Presidente Rini: "Non è così semplice".
Consiglio regionale 26 giugno 2018  - Poltrone
Politica

Rinviate ufficialmente – verosimilmente all’autunno – le Elezioni regionali, ora bisogna capire come muoversi.

Rete civica chiede una Giunta che possa operare, integrata da tecnici

Prima a porsi la questione è Rete civica, che spiega come il rinvio fosse “un atto opportuno e urgente” dal momento che “non si poteva fare diversamente in presenza di una grave epidemia che paralizza l’intera Valle d’Aosta e tutto il Paese”.

Con un “però”, appunto: “Prima che si torni ad avere un Consiglio ed una Giunta frutto della consultazione elettorale passeranno almeno otto mesi, un periodo molto lungo. Non si può rimanere fermi per così tanto tempo. La domanda che soprattutto il mondo economico pone con forza è di avere una Giunta con tutti i suoi componenti, in grado di operare pienamente, ed un Consiglio che possa agire efficacemente, per quanto riguarda tutti i provvedimenti a scopo sanitario ed economico derivanti dalla situazione di emergenza”.

Rete civica che invita “la Presidente del Consiglio a riunire la Conferenza dei capigruppo e a concordare in tale sede gli atti necessari per arrivare ad una convocazione straordinaria del Consiglio, che possa nominare una nuova Giunta o integrare quella attuale” in uno spirito che “dovrebbe essere quello di un accordo istituzionale, con una Giunta unitaria, bipartisan e con una forte componente di tecnici. Una strada che anche autorevoli esperti di diritto costituzionale hanno individuato come fattibile in questa situazione di emergenza”.

Anche il M5s, chiede una Giunta integrata da tecnici

Dalle parti del MoVimento 5 stelle, anzitutto, si lamenta il rinvio “che avrebbe dovuto certamente essere oggetto di maggior confronto istituzionale” ma si chiede anche “un ulteriore passo per permettere di affrontare l’attuale emergenza sanitaria ed economica”.

“L’accorpamento nella sola figura del Presidente Testolin di una decina di deleghe, se poteva avere un significato per un breve periodo in cui traghettare la Regione verso nuove elezioni, oggi diventa improponibile per garantire la gestione di una situazione emergenziale imprevedibile ma destinata a durare fino alla stagione autunnale”, scrivono i pentastellati.

Le richiesta è quella di prevedere “il reintegro della Giunta con figure che sarebbe opportuno fossero tecniche con l’individuazione almeno di un Assessore alle Finanze, in una situazione in cui la gestione delle risorse economiche è particolarmente delicata. Inoltre sarebbe auspicabile anche la scelta di specifiche figure al Turismo, all’Agricoltura e alle Opere pubbliche, settori che, ancorché colpiti dall’emergenza, non possono essere lasciati in stand-by per un periodo così lungo”.

Adu: serve una data certa per le Elezioni

Adu VdA chiede invece certezze, ma soprattutto collaborazione politica: “Serve immediatamente una legge regionale che ufficializzi il rinvio in deroga all’attuale normativa e indichi quando potremo tornare alle urne – si legge in una nota –. Abbiamo depositato a tale riguardo la settimana scorsa una proposta di legge che, a questo punto, chiediamo sia subito calendarizzata in commissione consiliare. In sintesi, Adu VdA sostiene ogni operazione necessaria a garantire risposte urgenti e adeguate a questo drammatico momento, nella speranza che si confermi la reciprocità collaborativa e costruttiva da parte di tutti i consiglieri e del governo regionale”.

Stella Alpina: un governo partecipato da più consiglieri possibili

Chi sta lavorando alacremente con l’obiettivo di arrivare ad un nuovo esecutivo è l Stella Alpin, che tramite il suo Segretario politico – e consigliere regionale – Carlo Marzi fa sapere che: “Con lo spostamento delle elezioni, la pandemia e la situazione del Consiglio Valle che resta un Consiglio può operare solo in ordinaria amministrazione è necessario, quindi obbligatorio in un momento come questo, tenere la squadra corta e partecipata. Per fare questo la scelta di un governo partecipato da più Consiglieri possibili che partecipi anche a reintegrare la Giunta è uno strumento temporaneo immediato che può concretamente agire per i prossimi, pochi, mesi che questo Consiglio ha per operare nel solco dell’urgenza legato alla gestione del Coronavirus”.

Marzi che aggiunge: “Io sono in questa fase un Consigliere come tutti gli altri che, assieme al suo gruppo e a tutti i colleghi che ci stanno, può collaborare alla creazione di un governo istituzionale che vada al di là delle logiche di maggioranza e minoranza. Una crisi come questa non può avere logiche di maggioranza o minoranza anche perché questo Consiglio è a scadenza e scadrà con la fine della crisi”.

Savt: “Mettere da parte i campanilismi”

Richieste che arrivano anche da altri lidi, fuori dalla mura del Consiglio regionale. In una nota infatti, il Savt, sul rinvio delle Regionali spiega come sia “ormai urgente creare le condizioni politico/amministrative affinché l’attuale Governo regionale sia in grado di affrontare al meglio la fase di emergenza che la Valle d’Aosta sta affrontando e quella successiva nella quale si dovranno programmare e gettare le basi per la ripresa”.

In chiaro: “Il Savt ribadisce – si legge – come in questo momento si debbano mettere da parte personalismi e campanilismi e che sia fondamentale uscire da logiche politiche e elettorali. Oggi bisogna fare fronte comune per il bene della Valle d’Aosta ed è fondamentale che minoranza e maggioranza abbiano la capacità di ragionare insieme per trovare le soluzioni migliori e per trasmettere i giusti messaggi ad una popolazione che è spaventata e disorentata. Però si deve avere la forza di farlo in fretta, prima che la situazione sia fuori controllo”.

Una nuova Giunta? Forse. Però il sindacato aggiunge: “Non tocca a noi dire quale sia la soluzione tecnica migliore per risolvere il problema, però riteniamo che la Giunta non possa continuare a gestire questa situazione nelle condizioni in cui si trova, visto che sull’attuale Presidente gravano troppe deleghe e che i vari assessori sono sommersi da troppe responsabilità. In questo senso riteniamo che sia fondamentale il prima possibile integrare e/o affiancare l’attuale Governo regionale, anche valutando seriamente la possibilità di avvalersi di tecnici esperti nei vari settori che sono colpiti dall’emergenza”.

Rini, scenario “non così semplice”

A spegnere un po’ le velleità ci pensa la Presidente del Consiglio Emily Rini che, normative alla mano, spiega in una nota che la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo per decidere di un Consiglio straordinario che elegga una nuova Giunta regionale o il reintegro di quella attuale: “Non è così semplice come vogliono farla passare”.

“La legge regionale 21 del 2007, quella sulla forma di governo – spiega Rini –, non fa riferimento ad uno scenario successivo ai 90 giorni dalla firma del decreto di scioglimento anticipato del Consiglio regionale. Ho chiesto, da tempo, al Presidente della Regione di avviare una interlocuzione congiunta con lo Stato riguardo sia allo spostamento della data delle elezioni, cosa che il Presidente Testolin ha sostenuto di aver fatto, sia alla possibilità di reintegrare la Giunta con nuovi Assessori in questi mesi di emergenza sanitaria. Siamo tutti autonomisti, ma la legge va rispettata: di fronte ad un vuoto normativo è importante avere una garanzia ai più alti livelli per non correre il rischio di vederci commissariare per gravi violazioni di legge. Non appena avremo un quadro chiaro, sarà mia premura convocare una Conferenza dei Capigruppo sulla tematica”.

Prima però, chiude Rini, servirebbe concentrarsi sul fronte esclusivamente sanitario: “Tuttavia – aggiunge infatti –, ritengo che prima di occuparci dei posti apicali sarebbe meglio che ognuno apportasse idee e proposte per far fronte all’emergenza sanitaria. Così come sarebbe opportuno che i Consiglieri fossero maggiormente informati sull’andamento della situazione da parte di chi ha in capo la gestione dell’emergenza”.

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