Dai bambini agli anziani, Aosta rimodula i Servizi alla persona
Sostenere la ripartenza di Aosta ripensando i servizi alla persona, partendo dai bambini, per arrivare fino ai disabili e agli anziani.
Il Comune ha infatti presentato ieri il Progetto COVivre!, “Una serie di misure straordinarie messe in campo per riprendere la vita economica e sociale della città – ha spiegato l’Assessore alle Politiche sociali Luca Girasole –, e a supporto delle iniziative regionali e nazionali. L’obiettivo è quello di sostenere chi in città lavora, che siano residenti o meno, le famiglie nella cura dei propri figli e la ripresa delle attività ludico/motorie per diverse fasce di età”.
Non solo i servizi per l’infanzia – come i Centri estivi e l’offerta sportiva, anch’essi presentati ieri –, quindi, ma un occhio di riguardo per gli anziani che, spiega ancora Girasole, “più di tutti hanno sofferto in questi mesi la prolungata sospensione dei contatti sociali”.
Operatori di quartiere per presidiare il territorio
Tra le novità gli operatori di quartiere opereranno per alcune ore alla settimana sul territorio cittadino con il due obiettivo: il controllo sui minori – per il distanziamento interpersonale – che si spostano autonomamente e per la fruizione delle attività sportive e ricreative di COvivre!, ma anche di tutte le altre agenzie che saranno in campo per riprogettare attività di ripresa sociale per i ragazzi.
Le attività dai 65 anni in poi
Girasole ha spiegato che, durante l’epidemia da Covid-19, sono stati mantenuti i servizi ritenuti essenziali (il servizio di assistenza domiciliare e i servizi residenziali) e sospesi quelli non essenziali (i servizi semi-residenziali e le attività della co-progettazione che vedevano coinvolti gli anziani autosufficienti, ad es. la ginnastica, le gite, il ballo).
Il servizio di assistenza domiciliare, fin dall’inizio del mese di marzo, ha visto una progressiva riduzione, molto spesso richiesta dai famigliari per il timore di contagio, fino ad arrivare quasi al dimezzamento delle ore erogate e la conseguente messa in congedo del personale (al momento, infatti, il numero degli operatori coinvolti nel servizio è della metà del totale, circa 30 su un totale di 57 operatori).
Per evitare le ripercussioni – psicologiche e sociali – dell’isolamento forzato l’Assessorato alle Politiche sociali ha quindi progettato interventi da destinare alle persone che frequentavano il centro diurno e che con la sospensione dei servizi si sono ritrovate senza un supporto adeguato.
Attività di socializzazione per anziani parzialmente autosufficienti
All’interno dell’asilo nido Berra il Comune ha pensato di organizzare degli spazi per gli anziani, garantendo l’assistenza attraverso gli operatori del servizio domiciliare attualmente sottoutilizzato.
Il trasporto potrà essere garantito dai famigliari o dal servizio di assistenza domiciliare, mentre si potrà prevedere anche la consumazione del pasto confezionato nelle strutture residenziali e consegnato tramite il servizio di assistenza domiciliare.
Alcune attività per gli anziani parzialmente autosufficienti potranno integrarsi con quelle degli anziani autosufficienti come le passeggiate. Il costo del servizio sarà di 70 euro a settimana dalle 9 alle 17 compreso il pasto mentre la mezza giornata col pasto costerà 40 euro.
Anziani autosufficienti
Alcune delle attività già note prenderanno nuovamente il via, adattandosi alla situazione sanitaria attuale. È il caso del “baretto” di via Vuillerminaz che riaprirà attraverso il posizionamento di un dehors esterno.
Tra le attività che ripartiranno ci saranno quella motoria – ginnastica e passeggiate –, ma anche i laboratori ed in forma molto ridotta il gioco delle carte. I giardinetti adiacenti dal “baretto” vedranno una animazione per tutte le età mentre alcune attività come la ginnastica potranno essere effettuate negli impianti sportivi.
La sicurezza
Per tutti i servizi di COVivre! – che siano rivolte ai più piccoli come agli anziani – capitali saranno le condizioni di sicurezza.
All’ingresso di ogni sede dei servizi estivi 3/5 anni ci sarà un triage, le attività si svolgeranno preferibilmente all’aperto e in caso di soggiorno al chiuso i locali saranno sanificati con regolarità. I piccoli saranno organizzati in gruppi ristretti di 3 bambini secondo le necessità e seguiti, per quanto possibile, dagli stessi operatori. Per evitare assembramenti in ingresso gli ospiti potranno essere accolti secondo fasce orarie leggermente diversificate. Attrezzature, giochi e arredi saranno naturalmente sanificati dopo l’uso.
Le procedure di triage quotidiano in ingresso dovranno prevedere domande specifiche sulla salute dei bambini da porre a chi accompagna il bambino (Ha avuto la febbre? È stato male a casa? Ha avuto difficoltà respiratorie?), sarà essenziale introdurre per i bambini la misurazione della temperatura in ingresso e più volte durante la giornata e ovviamente il lavaggio delle manine in ingresso, in uscita e frequentemente durante la giornata.
Gli educatori che si sposteranno presso il domicilio dei piccoli utenti saranno forniti dei necessari DPI, ai bambini in età per utilizzarli dovranno essere forniti dalla famiglia.
Per tutti questi servizi il Comune ha ipotizzato un costo complessivo di circa 625mila euro dei quali l’80% circa (grossomodo 500mila euro) a carico l’amministrazione comunale. “Tariffe ridotte e simboliche – ha spiegato Girasole – per sostenere tutte le famiglie aostane in questo periodo di grande difficoltà, soprattutto economica”.