La Commissione europea solleva dubbi su Cime Bianche

L'Esecutivo Europeo ha risposto oggi all’interrogazione presentata dall’eurodeputata M5S Beghin. "Questa prima risposta conferma la diffidenza sulla legittimità dell'opera", ha spiegato invece la deputata valdostana Elisa Tripodi che aspetta ora una replica alla sua iniziativa dal Ministro Cingolani".
Il vallone di Cime Bianche in inverno
Politica

La Commissione europea ha risposto oggi, lunedì 15 novembre, all’interrogazione presentata nello scorso settembre dall’eurodeputata del MoVimento 5 Stelle Tiziana Beghin.

L’interrogazione riguardava la legittimità di un impianto funiviario nel Vallone delle Cime Bianche, area “Natura 2000” sottoposta a stretti vincoli ambientali.

Nella sua risposta – si legge in una nota – la Commissione ha ricordato l’importanza della tutela della natura e ha ammesso di non poter confermare la legittimità dell’opera, gettando dubbi sulla sua attuazione.

Non solo, l’Esecutivo europeo ha spiegato che ogni opera suscettibile di arrecare danno ad un’area Natura 2000 deve ricevere una valutazione di incidenza ai sensi della direttiva Habitat (92/43/CEE) e ha concluso mettendo nero su bianco che, se c’è un decreto che vieta la costruzione di nuovi impianti in aree Natura 2000 – in questo caso, il decreto ministeriale del 17 ottobre 2007 –, le autorità giudiziarie nazionali devono intervenire e far applicare tale disposizione.

“I dubbi della Commissione su un’opera a così alto impatto ambientale sono comprensibili – ha dichiarato da Bruxelles l’autrice dell’interrogazione Beghin –. La tutela della natura è una priorità per l’Unione europea e dovrebbe esserlo anche per chi amministra questi territori”.

Sempre dai lidi pentastellati arriva un commento anche della deputata Elisa Tripodi, Vicepresidente del Gruppo parlamentare alla Camera e autrice di un’iniziativa parallela rispetto a quella di Beghin: “Questa prima risposta arrivata dalla Commissione europea conferma la diffidenza sulla legittimità dell’opera, essendo il Vallone protetto dalla normativa europea Natura 2000 creato proprio per tutelare le biodiversità degli ambienti. Aspetteremo la risposta del Ministro della Transizione Ecologica per dissipare ogni incertezza, consapevoli del fatto che esiste un decreto ministeriale che vieta la costruzione di nuovi impianti nelle aree Natura 2000“.

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