L'intesa per realizzare una nuova struttura esterna per custodi e servizi accessori al criptoportico forense in piazza Giovanni XXIII è stata approvata oggi in seconda Commissione. Non convince, però - e le perplessità verranno recapitate in Regione -, la parte sui bagni, che dal capoluogo si chiedono già predisposti per le persone disabili.
Le contestazioni alla decisione del presidente del Consiglio Bertin sono state presentate in conferenza stampa dal Comitato. Riccarand ha spiegato: "La procedura per il referendum consultivo è diversa da quella per l’abrogativo ed il propositivo". Poi la domanda sul silenzio della politica: "I partiti in Consiglio cosa pensano dell'elezione diretta del presidente della Regione?".
La richiesta di un referendum consultivo, che prevede anche l'elezione diretta del presidente della Regione, non sarà discussa nel prossimo Consiglio Valle, l'ultimo utile per avere la consultazione popolare in autunno. Amareggiato il Comitato: "Continueremo a fare pressione".
Il dato è emerso dall'assemblea di Rete civica dello scorso 11 giugno. Da un lato si punta al progetto di un polo unitario dei progressisti, con un occhio al prossimo Consiglio Valle dove si discuterà del referendum consultivo per la riforma del sistema elettorale regionale.
A dirlo, dopo che neanche in Valle è stato raggiungo il quorum, il promotore del Comitato per il Sì Paolo Sammaritani: "Si è persa un’occasione perché la giustizia è di tutti. Mi spiace che ora si strumentalizzi al contrario la questione". Sui referendum piovono invece le critiche di Donzel, Bertin e Adu VdA.
La mozione, presentata dal gruppo Lega Valle d'Aosta, è stata approvata in chiusura dei lavori, senza il voto del gruppo Federalisti -Partito democratico e di Pcp.
A spiegarlo in Consiglio Valle l'assessore all'Istruzione Luciano Caveri: "Lo studentato in via Trottechien, dove c’erano gli Uffici finanziari, dovrebbe ospitare 60 studenti". I lavori del primo lotto alla ex Testafochi porteranno alla chiusura della sede di Saint-Christophe, mentre gli studi dei docenti andranno in strada dei Cappuccini.
"Ad oggi una discussione politica non ha senso perché il dibattito politico che stanno facendo i movimenti era volto ad esplorare la possibilità di soluzioni alternative a questa maggioranza, che ora c’è" liquida la richiesta di discussione il presidente della Regione Erik Lavevaz.
La struttura predestinata ad avere l'incarico era Aps Spa, società "in house" del capoluogo. Il problema ora, ha spiegato il sindaco Nuti in Consiglio comunale, "è la normativa ministeriale che non prevede rimborsi per le partecipate comunali ma solo per quelle regionali".
La visita in programma il 24 e 25 giugno sarà incentrata sul mondo dei ghiacciai e le sfide che il cambiamento climatico ci porta ad affrontare in questi anni.
Il movimento "ribadisce la validità dell’attuale maggioranza" e chiede un incontro a stretto giro "per definire il perimetro politico e per stabilire le priorità amministrative".
La procedura di selezione si concluderà entro il 17 gennaio 2023, a metà novembre le 10 finaliste. Alla vincitrice un milione di euro per realizzare il progetto.
Il giorno dopo il Conseil Fédéral Uv, con la clamorosa retromarcia sull'accordo con la Lega Vda dei vertici del movimento, in primis del gruppo consiliare, Leonardo La Torre e Bruno Milanesio appaiono come i vincitori di questa strana crisi politica.
A dirlo il coordinamento regionale di Forza Italia: "La maggioranza a 18 instabile era e instabile rimarrà. L'unico nostro auspicio, a questo punto, è che ci si metta finalmente a lavorare, e anche sodo, sui dossier di interesse strategico per il futuro della Valle d'Aosta. La ricreazione è finita”.