Una soluzione temporanea per riaprire, e un nuovo bando per ricominciare a tutti gli effetti. Dopo che la società Aosta Brewery Srls, che si era aggiudicata l’affido del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre, ha rinunciato alla gestione dei due servizi, il Comune di Aosta cerca di correre ai ripari.
L’ormai ex aggiudicatario aveva lamentato gravi carenze riguardo la sicurezza, ma anche un Cpi – il Certificato di prevenzione incendi –, in scadenza nel 2024. La Vicesindaca Josette Borre spiega: “Sono state fatte delle considerazioni, a noi è stata consegnata una lettera e non una perizia non firmata da un professionista. Di fatto ci sono considerazioni che hanno giustificato la scelta di rinunciare alla gestione”.
Borre cerca di tagliare corto sulla vicenda: “Noi adesso abbiamo preso atto della rinuncia, dovremo prendere in carico il bene e faremo le nostre valutazioni, anche tecniche. Si parla di un locale che è stato sempre aperto, e che aveva il Cpi. Era già nostra intenzione stanziare delle risorse da investire, un Piano di investimenti per il Giacosa era comunque previsto compatibilmente con le casse comunali. Adesso valuteremo”. Anche perché si parla di circa 200mila euro.
Enfanthéâtre si farà
Quanto era in programma, anche nell’imminenza, non si ferma con lo stop imprevisto del Giacosa: “Per Enfanthéâtre – prosegue la Vicesindaca – avevamo comunque un piano B e avevamo ‘bloccato’ il Cinéma de La Ville, nel caso con il nuovo gestore non fossimo riusciti a riaprire il Teatro per tempo”.
Un nuovo (e diverso) bando
I fatti, comunque non proprio digesti da parte comunale, sono comunque l’occasione per rimettere mano ad un nuovo bando di gestione, che potrebbe essere molto diverso dall’attuale.
Lo stesso Sindaco Gianni Nuti, in un passato Consiglio comunale, aveva spiegato come il modello d’appalto per il Giacosa ed il Théâtre – deciso durante la scorsa consiliatura – non fosse propriamente di suo gradimento.
Borre spiega: “Sicuramente non sarà una gara, ma è ancora tutto da costruire. Certo, era nostro interesse che il servizio funzionasse e sicuramente non abbiamo troppo apprezzato quanto è avvenuto. Riguardo il bando, questa era una linea avviata dalla precedente Amministrazione e noi ci abbiamo comunque creduto fino alla fine. Dovendo ora ripartire da zero, probabilmente possiamo cambiarlo”.
Una “procedura diversa”, prosegue la Vicesindaca, per “restituire il teatro anche all’associazionismo culturale e offrirgli una casa”.
Fratelli d’Italia chiede un’ispezione della struttura
In una nota, il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Lorenzo Aiello – che aveva portato a conoscenza pubblica la rinuncia alla gestione dei due servizi da parte dell’aggiudicatario – scrive: “Dopo la risposta piccata dell’amministrazione comunale, è arrivata la smentita da parte della stessa, che però non ci faremo bastare. Come già detto saremo felicissimi di essere smentiti ma, visto che la Vice sindaco ha sottolineato la volontà di mantenere la programmazione di Enfanthéâtre, preferiremmo che a farlo sia un organo preposto a questo tipo di controlli, ovvero la commissione regionale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Pertanto, chiediamo che venga convocata la commissione e che siano loro a stabilire se il Giacosa è un luogo sicuro per ospitare gli eventi in programma”.