Istituita via delibera lo scorso agosto, martedì 18 gennaio, si è insediata l’Unità di progetto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Comune di Aosta che si occuperà di esaminare e approfondire le tematiche e le opportunità per la città legate al documento strategico che contiene le riforme e degli investimenti finanziati dal Recovery Fund.
L’Unità di progetto, prevista da una mozione approvata dall’Assemblea cittadina lo scorso 26 maggio, avrà ora il compito di elaborare tutte le strategie e le azioni preparatorie necessarie a cogliere e orientare le progettualità di interesse del Comune di Aosta.
Oltre a sei membri del Consiglio comunale – Roberta Balbis, Bruno Giordano, Renato Favre, Roberto Favre, Cecilia Lazzarotto e Pietro Varisella – ne fanno parte il Segretario generale Stefano Franco, i dirigenti di primo livello Marco Framarin e Annamaria Tambini e i sette membri della Giunta con il sindaco Gianni Nuti in qualità di presidente.
All’ordine del giorno del primo incontro vi è stata la presentazione della collaborazione scientifica con il Politecnico di Torino che l’Amministrazione comunale intende stringere attraverso una convenzione quadro. L’Ateneo e centro di ricerca piemontese avrà il compito di armonizzare e monitorare gli interventi conseguenti all’adesione ai bandi ministeriali attualmente disponibili all’interno del più ampio Pnrr che saranno oggetto poi di valutazione e di selezione da parte dell’Unità di progetto.
Il punto di partenza – si legge in una nota – sarà un atto di indirizzo del Consiglio a febbraio, frutto di un percorso condiviso capace di fare sintesi tra le diverse idee e sensibilità presenti nell’Assemblea. Il documento esprimerà anche le linee di sviluppo del percorso sulla governance del processo. Successivamente, l’accordo con il Politecnico verrà formalizzato attraverso una delibera di Giunta.
Nel corso della riunione di insediamento dell’Udp, Mauro Berta, Luca Caneparo e Davide Rolfo dell’Ateneo torinese hanno illustrato le possibili azioni in merito ai filoni “Rafforzamento della mobilità ciclistica” e “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni”, finalizzato a migliorare la sicurezza degli edifici, adeguandoli alle norme più recenti.
Inoltre, sono stati presentati i progetti che interesseranno a breve il quartiere Dora con i finanziamenti del Bando di Rigenerazione Urbana e il quartiere Cogne, attraverso il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PINQuA.
Gli obiettivi dell’Unità di progetto
Spiega il sindaco Nuti: “Con questa riunione è partito in maniera ufficiale un percorso il cui punto di arrivo, nei tempi contingentati previsti dal Pnrr, sarà immediatamente visibile ai cittadini, traducendosi in un processo importante quanto ambizioso di riqualificazione e trasformazione urbanistica e funzionale dell’esistente con riferimento ai quartieri della città così come alla mobilità cittadina. Ma il dossier sarà molto più ampio, e comprenderà anche interventi sull’impiantistica sportiva, palaghiaccio, palaindoor e maneggio, l’efficientamento energetico del teatro Giacosa e la sistemazione dell’Area Fa8, così come progetti di inclusione sociale, digitalizzazione e la creazione di un Centro del riuso”.
Non solo: “Si tratta di una visione per la città che abbiamo voluto interamente condividere all’interno del Consiglio in quanto, al di là degli schieramenti politici, siamo tutti, maggioranza e minoranza, accomunati del desiderio di operare per il bene collettivo, e per realizzare gli ambiziosi obiettivi che il Pnrr ci consentirebbe, crediamo sia giusto, ancora prima che necessario, fare fronte comune convogliando tutte le energie verso un unico scopo”.
A questo si aggiunge lo “sguardo” oltre il Consiglio: “In questo senso – chiude il Primo cittadino –, risulteranno anche fondamentali, da un lato, la collaborazione scientifica di un partner pubblico qualificato quale il Politecnico torinese e, dall’altro, l’efficientamento dell’attività amministrativa attraverso adeguati provvedimenti organizzativi che migliorino l’efficacia e la produttività della macchina comunale secondo le linee individuate dall’Unità di progetto Pnrr”.