Siccità, Regione e Bim al lavoro su un programma per aumentare le fonti di approvvigionamento

A dirlo in Consiglio Valle l'Assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi: "Il Governo sta valutando con serietà e attenzione quanto sta accadendo e sta monitorando l'evoluzione della situazione. Oggi e in futuro è probabile che saremo chiamati ad assumere provvedimenti che potranno sconvolgere abitudini consolidate e diritti che si ritenevano acquisiti”.
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Politica

“Per far fronte all’emergenza stiamo lavorando con il Bim per individuare le criticità e approvare un primo programma urgente di interventi puntuali per aumentare le fonti di approvvigionamento da realizzare in tempi brevi”.

A dirlo in Consiglio regionale, in risposta ad una interrogazione della Lega sull’impiego e lo stoccaggio delle risorse idriche per fronteggiare la siccità in corso, l’assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi.

La risposta di Marzi – che ha replicato parlando anche per gli Assessorati delle risorse naturali e dell’ambiente – ha richiamato il Piano di tutela delle acque recentemente presentato in Commissione consiliare, e che rappresenta “lo strumento di indirizzo della politica nel settore delle risorse idriche – ha detto –. Gli scenari futuri contenuti nel documento già operano con una previsione, tra le altre cose, di un aumento del riscaldamento di due gradi nelle Alpi occidentali; di una diminuzione della precipitazione estiva e di un aumento di quella invernale; dell’aumento del fabbisogno idrico per l’agricoltura e l’allevamento e, nelle annate più calde, dal fatto che la domanda di acqua irrigua potrebbe superare la disponibilità di acqua superficiale in bacini piccoli nivali o con sistemi irrigui a canalizzazione tradizionale”.

Il problema, però, è anche qui e ora. Marzi lo sa: “Il sistema idrico regionale è già in crisi per la concomitanza di più fattori: elevate temperature, grave carenza delle precipitazioni e un delicato equilibrio tra il settore irriguo che necessita di una profonda riconfigurazione per poter assicurare nei prossimi anni la disponibilità necessaria a mantenere le colture in atto: il settore potabile necessita inoltre di una razionalizzazione dei prelievi e un’interconnessione delle reti per far fronte anch’esso alle future carenze idriche. Il Governo sta valutando con serietà e attenzione quanto sta accadendo e sta monitorando l’evoluzione della situazione. Oggi e in futuro è probabile che saremo chiamati ad assumere provvedimenti che potranno sconvolgere abitudini consolidate e diritti che si ritenevano acquisiti”

Im replica, il consigliere della Lega Dino Planaz ha invitato a “non dimenticare il grido d’allarme sulle attività di irrigazione che sta arrivando da tutti i consorzi. L’utilizzo corretto della risorsa idrica passa anche attraverso la necessità di interventi urgenti sulle infrastrutture per evitare gli sprechi: l’acqua è una è di primaria importanza per tutti noi”.

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