Turismo, addio all’Ente unico. La Giunta revoca la legge che lo istituiva

A spiegare il passo indietro è l’assessore al Turismo Laurent Viérin: "In attesa di chiarimenti politici è stata ritirata la Riforma del turismo perché 17 voti non sono sufficienti per approvarla.
Office du Tourisme
Politica

Quasi un mese fa la legge regionale che istituiva l’Ente unico di promozione turistica della Valle, voluto alla Giunta e approvata lo scorso 29 aprile, aveva fatto storcere più di un naso.

Problema che, involontariamente, è stato superato oggi – venerdì 7 giugno – dagli eventi. Tra le delibere varate oggi dall’Esecutivo ne spunta una che prevede la “revoca dell’atto della giunta n. 549 del 29 aprile 2019 recante la proposta al consiglio regionale di disegno di legge concernente: ‘Ente unico di promozione turistica della Regione autonoma Valle d’Aosta. Nuova disciplina dell’Office régional du tourisme e riordino dell’organizzazione turistica regionale’”.

In poche parole un’abrogazione.

A spiegare il passo indietro è l’assessore al Turismo Laurent Viérin, e la motivazione è tutta nelle pieghe che la politica regionale ha preso – e sta prendendo – e sta nei numeri “lapalissiani” in Consiglio regionale della “maggio-minoranza” Fosson: “In attesa di chiarimenti politici è stata ritirata la Riforma del turismo perché 17 voti non sono sufficienti per approvarla. Dispiace per un atto cosi importante, atteso da anni , che si deve fermare per agenti esterni alla necessità di un settore che lo aspettava da tempo, ma non è immaginabile, e neppure serio, per una riforma del genere ‘andare al buio’ senza essere certi di avere i numeri”.

Evoluzioni, o forse “involuzioni”, politiche che hanno, come racconta ancora Viérin “fatto venire meno le condizioni minime per un sereno e costruttivo svolgimento, presso le competenti sedi, dell’iter di approvazione del disegno di legge, anche alla luce della rilevanza non solo politica della riforma dell’organizzazione turistica regionale”.

Riforma che non “muore nella culla” ma che diventa ora uno dei campi da sgombrare in attesa di fugare tutti i dubbi di una maggioranza che ora, nel “post-Restano”, non c’è più: “Si è deciso di ritirarla in attesa del chiarimento della situazione politica – chiude l’assessore –. Sarà comunque necessario, da qui ai prossimi giorni, chiarire la situazione che in assenza di numeri dovrà per forza portare a decisioni coerenti”.

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