Nasce un corso per la presa in carico dei pazienti affetti da fibromialgia

Ad avviarlo Usl e Assessorato alla Sanità. Il corso, previsto per il 20 e 27 maggio, è destinato a medici di famiglia, specialisti e altri professionisti sanitari come i fisioterapisti ed i dietisti. La patologia cronica, in Valle, affligge oltre 300 persone con un rapporto di maschi e femmine di uno a nove.
L'Assessorato alla Sanità, salute e politiche sociali
Sanità

Domani, venerdì 12 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della fibromialgia. L’Azienda Usl, assieme all’Assessorato regionale alla Sanità, ha deciso di avviare un nuovo corso dedicato alla “Presa in carico del paziente fibromialgico”, destinato a medici di famiglia, specialisti e altri professionisti sanitari coinvolti come i fisioterapisti ed i dietisti.

La formazione, organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta con la Struttura Terapia del dolore dell’ospedale Beauregard di Aosta, è in programma su due edizioni, il 20 e il 27 maggio, nell’aula formativa al quarto piano del “Parini”. Le iscrizioni sono ancora aperte fino al 18 maggio. Le istruzioni si trovano sul sito web www.omceo.vda.it.

Una patologia che affligge oltre 300 persone in Valle

“Si tratta di un altro importante tassello verso il riconoscimento di questa patologia cronica che in Valle d’Aosta affligge oltre 300 persone, con un rapporto di maschi e femmine di uno a nove – dice il dottor Lorenzo Pasquariello, direttore della Struttura semplice dipartimentale Terapia del dolore e responsabile scientifico del corso –. Ai medici e operatori sanitari che parteciperanno al corso verrà fornita una panoramica approfondita e specifica per una presa in carico sempre più completa delle difficoltà che vivono questi pazienti, mettendo in campo gli strumenti necessari a portare sollievo e garantire una buona qualità di vita”.

La patologia

Il termine “fibromialgia” identifica una patologia complessa che porta ipersensibilità al dolore e può essere associata a diversi disturbi come la cefalea, l’astenia, i cambiamenti dell’umore, i disturbi del sonno, ansia, depressione e molti altri. Le conseguenze di questo stato possono essere significative e portano ad un complessivo peggioramento della qualità della vita, fino a diventare invalidanti.

Il trattamento viene effettuato con un approccio personalizzato, trattamenti farmacologici specifici, la definizione di percorsi assistenziali multidisciplinari ed è prevista la collaborazione delle strutture ospedaliere e sul territorio.

A fine gennaio è stata approvata la prima esenzione in Italia per i principali farmaci miorilassanti nei casi di pazienti con sindrome fibromialgica, senza nessuna compartecipazione di spesa. Il nuovo codice, H06 “Miorilassante SF”, è partito il 1° marzo e ha validità permanente. Con la delibera di Giunta regionale 281/2020 era già stato introdotto un codice dedicato temporaneo, H05. Nel percorso coperto dall’esenzione è prevista una serie di prestazioni sanitarie specifiche tra cui cicli di sedute di agopuntura, colloqui psicologici-clinici, consulenze dal dietista, una visita reumatologica (qualora ritenuta necessaria) e visite con fisiatra o fisioterapista.

“Il nostro impegno come Assessorato e Azienda Usl è volto ad anticipare quanto più possibile la diagnosi di questa patologia complessa e talvolta poco riconoscibile – evidenzia l’Assessore alla Sanità Carlo Marzi –. Promuovendo la formazione specialistica dei professionisti della sanità manteniamo alta l’attenzione verso le persone affette da questa patologia cronica, in modo che la loro presa in carico possa seguire percorsi personalizzati e risultare ancora più efficace”.

Una risposta

  1. Era ora che facessero un corso a tutti quei medici le cui specializzazioni sono correlate alla fibro!

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