Coronavirus, la priorità dell’Assessore Barmasse: “Riorganizzazione e rafforzamento della medicina territoriale”

A spiegarlo è l'Assessore alla Sanità, dopo l'incontro di ieri - il primo - con i sindacati confederali: "Il potenziamento del territorio è una delle priorità su cui lavorare, anche e soprattutto perché evita di sovraccaricare in modo inappropriato l’ospedale".
L'Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse
Società

“A qualche settimana dall’inizio del mio mandato ho ritenuto importante programmare una serie di incontri con le organizzazioni sindacali per avviare un confronto condiviso e costruttivo sui molteplici aspetti che caratterizzano il sistema sanitario regionale in questo particolare momento conseguente all’emergenza sanitaria in corso”.

A spiegarlo, in una nota, è l’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse, a seguito della prima riunione – in streaming – a avvenuta ieri con i sindacati confederali.

Una riunione “durante la quale ho avuto il piacere di confrontarmi con i sindacati confederali, con i quali abbiamo affrontato le problematiche legate all’epidemia rispetto alle esigenze sanitarie legate al territorio regionale. Abbiamo inoltre condiviso la necessità di intervenire quanto prima con una riorganizzazione e un rafforzamento della medicina territoriale, che rappresenta il primo luogo di assistenza ai pazienti. Il potenziamento del territorio è una delle priorità su cui lavorare, anche e soprattutto perché un territorio che funziona bene evita di sovraccaricare in modo inappropriato l’ospedale, che è il luogo dove essenzialmente devono essere prese in carico e in cura le acuzie”, ha aggiunto Barmasse.

Tra gli argomenti sul tavolo, le azioni in corso per la gestione dei pazienti Covid, come l’attivazione di ulteriori 35 posti letto all’Isav di Saint-Pierre, l’organizzazione di un’assistenza sanitaria potenziata presso la microcomunità di Variney, l’attivazione di un ospedale da campo militare. In particolare – si legge in una nota –, sono state fatte valutazioni per potenziare la disponibilità di strutture non sanitarie per consentire di svolgere la quarantena a chi non possa farla al proprio domicilio.

Indennità una-tantum Covid, si cerca di versare la parte dei fondi autorizzata dallo Stato

“Durante la riunione con i collaboratori dell’Assessorato abbiamo poi raccolto le sollecitazioni relative all’urgenza di procedere con la ripartizione delle risorse stanziate dalla legge regionale 8/2020 ai fini dell’indennità una-tantum Covid. Tenuto conto delle impugnative governative in corso, in parallelo al procedimento di difesa in sede costituzionale, sono in corso gli approfondimenti per valutare l’adeguamento di alcuni passaggi della norma regionale al fine di poter comunque garantire ai beneficiari di ricevere con sollecitudine almeno la parte dei fondi autorizzati dalle norme nazionali

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